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Pianta di origine asiatica appartenente alla grande famiglia delle lamiacee, la maggiorana è un'aromatica davvero interessante, usata sia in cucina che come rimedio officinale. Le sue foglie, inconfondibili grazie alla piccola pelurietta posta sulla parte superiore, sono la parte commestibile della pianta (che produce anche dei fiorellini color rosa) e sono da raccogliere freschissime. La maggiorana presenta molti tratti in comune con l'origano, essendo entrambe appartenenti alla stessa specie. Il suo cespuglio si "addormenta" durante i mesi invernali, per tornare a riempirsi di bellissime foglioline appena terminato il freddo.
Scopriamo come avviare la semina di questa straordinaria pianta perenne.
La maggiorana è da ritenersi a tutti gli effetti una coltura "mediterranea", che ha bisogno di luce solare e di calore per crescere rigogliosa. Di tali fattori dobbiamo tenere conto sin dalla fase di semina, ricordandoci di proteggerla dal freddo sia che la germinazione avvenga in vaso che in campo aperto.
In tal senso, avvalersi di un semenzaio caldo per anticipare i tempi di semina è perfetto. Possiamo ricorrere a pacciamature o coperture per tutelare la pianta dalle prime gelate e dobbiamo ricordarci di potarla prima che il termometro segni un abbassamento significativo delle temperature. Altro nemico giurato della pianta è il ristagno idrico; a parte ciò, la maggiorana può essere seminata in qualsivoglia tipo di terreno, che potrà essere facoltativamente arricchito con compost o stallatico in maniera leggera.
La semina della maggiorana viene solitamente avviata nei mesi primaverili (marzo e aprile) per consentire alla coltura perenne di beneficiare del calore estivo e della straordinaria esposizione solare tipica della bella stagione.
E' possibile, tuttavia, avvalersi del "caro" semenzaio riscaldato, dando il via alla germinazione della piantina già a partire da febbraio. Una volta che le piantine avranno raggiunto i 6-8 cm di altezza potremo procedere al trapianto in campo aperto o in vaso.
La semina della maggiorana in vaso non è da ritenersi operazione complessa, anzi!
L'unico aspetto sul quale porre l'accento riguarda il tedioso fenomeno del ristagno idrico, che può essere tranquillamente evitato ponendo sul fondo del vaso uno strato di almeno 2 cm di argilla espansa. Una volta attuato questo espediente, aggiungiamo circa 50 percento di terriccio universale mixato ad un 50 percento di torba e sabbia in parti uguali. A questo punto, spargiamo i semi a spaglio, cercando di distanziarli (solo successivamente procederemo al diradamento delle piantine) e annaffiamo con uno spruzzino a giorni alterni per le prime 2-3 settimane dalla semina. Ricordiamoci, infine, di porre il vaso in un angolo bel soleggiato della nostra abitazione, su terrazzo, balcone o finestra.
La semina della maggiorana in campo aperto, da effettuarsi tra marzo ed aprile, consiste nel porre a spaglio i semi della maggiorana sul terreno prescelto, procedendo ad un diradamento delle piantine più deboli una volta che le stesse saranno emerse dal suolo.
Ricordiamo di scegliere un appezzamento "baciato dal sole" e ben drenato.
In caso di germinazione in semenzaio o di acquisto di piantine già formate, possiamo procedere al trapianto della maggiorana in orto o in vaso.
La maggiorana può essere trapiantata in ogni periodo dell'anno, eccezion fatta per i mesi troppo freddi. Se dovessimo scegliere un periodo ben definito, potremmo procedere al trapianto nei mesi di maggio e giugno, distanziando le colture l'una dall'altra almeno 50 cm.