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E' una delle piante aromatiche più utilizzate in cucina, grazie al suo profumo inconfondibile e al sapore unico che regala ai piatti - principalmente a base di carne - che insaporisce sin dal primo utilizzo. Del rosmarino, arbusto sempreverde dalla foglie strette e lunghe perfetto da seminare in vaso oppure in giardino oltre che in orto, si mangiano anche i bellissimi fiori che compaiono in primavera nelle delicate nuances del bianco e del viola.
La sua semina - che avviene tramite i classici semi o ricorrendo alla moltiplicazione per talee, come per la salvia, oltre che per propaggine - può essere avviata con facilità perchè il rosmarino ben si adatta alla maggior parte delle condizioni climatiche e alle diverse tipologie di terreno nelle quali avviare la sua coltivazione.
Nonostante l'opzione migliore resti la "creazione" di piantine mediante la moltiplicazione per talee, esiste anche la possibilità di avviare la germinazione delle piantine di questa aromatica partendo dai semi. In generale, la semina andrebbe avviata in primavera, in modo da consentire alle piantine di crescere sane e rigogliose approfittando di un clima temperato.
Se invece volessimo optare per una moltiplicazione per talee, sarà necessario procurarsi da un arbusto di rosmarino - possibilmente attingendo dalla parte bassa della pianta - un rametto della lunghezza di 10-15 cm circa. Dopo aver leggermente spellato la corteccia sulla base del rametto (che andrà poi posizionata nel terreno), si eliminano buona parte delle foglioline, eccezion fatta per quelle posizionate sulla cima del rametto. Lasciamo quest'ultimo per circa una settimana in ammollo nell'acqua prima di piantarlo in vaso. Questa operazione andrà possibilmente effettuata in primavera.
Che la sua semina sia avviata nella maniera classica o per talee, il rosmarino è perfetto per essere gestito in vaso. E' fondamentale ricordare, però, che date le dimensioni finali dell'arbusto, la piantina andrà poi trapiantata in campo aperto oppure in un contenitore più ampio.
I semi vanno inseriti all'interno di un vaso al quale andranno posti dei sassolini sul fondo (il rosmarino teme i ristagni idrici, percui il contenitore che ospiterà semi o rami dovrà garantire un corretto drenaggio idrico). Per la prima, importantissima fase di vita dell'aromatica scegliamo un terriccio asciutto e che sia ricco di concime organico (da aggiungere all'interno del vaso ogni due settimane per il primo anno di vita della pianta). Esponiamo il vaso con i semi a sud sul terrazzo, balcone o giardino, in un punto che sia ben soleggiato. In caso di gelate notturne servirà proteggere la futura coltura con dei teli non in plastica.
Il rosmarino è una delle colture più duttili ed adattabili a qualsivoglia genere di suolo. L'aromatica non teme la siccità, percui può essere seminata anche in terreni aridi, sciolti ma dal fondo sabbioso, per garantire alla coltura un corretto drenaggio dell'acqua. La sabbia sarà perfetta anche per "alleggerire" terreni argillosi o troppo compatti. No ai terreni umidi: il rischio ristagno idrico sarebbe dietro l'angolo.
Non è pratica consueta seminare direttamente il rosmarino in orto: è più semplice, infatti, trapiantare piantine nate in vaso generate da semina classica o moltiplicazione per talee. Tuttavia, se vogliamo cimentarci in questa "impresa", ricordiamo prima di tutto di mettere in ammollo i semini in acqua per qualche ora per amplificare il loro potere germinativo. Non occorrerà utilizzare troppo liquido: la quantità d'acqua deve essere due volte superiore alla dimensione dei semi.
In caso di trapianto di piantine germinate in vaso, possiamo inserire le neonate aromatiche in campo aperto una volta che esse abbiano raggiunto almeno i 7,5 cm di altezza.
Date le dimensioni dell'arbusto - si tratta di una coltura cespugliosa, quindi parecchio voluminosa - qualora si volesse creare una coltivazione di più piante di rosmarino è essenziale che esse siano distanti l'una dall'altra dai 50 ai 70 cm. In genere, però, basta una sola coltura in giardino o in orto per soddisfare le esigenze familiari.