Come seminare pomodori

12/26/2020
by Raffaella

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E' uno degli ortaggi più amati ed utilizzati in cucina; il suo sapore e le sue infinite varietà lo rendono delizioso da gustare sia crudo che cotto, da solo o come contorno o ingrediente principe in altri piatti della tradizione italiana, dalla pasta alla pizza. Stiamo parlando, ovviamente, del rosso pomodoro, che può essere tranquillamente coltivato in casa propria seguendo questi piccoli, semplici ma efficaci consigli, partendo ovviamente dalla delicata fase della semina.

Pronti ad immergervi nel "mondo" dei pomodori?

Indice

Come ottenere i semi

I semi dei pomodori, oltre ad essere piccolissimi, sono materia viva. Possono essere comodamente acquistati oppure è possibile ottenerli dai propri pomodori.

Il procedimento è piuttosto semplice: possiamo estrarli dal frutto e lesciarli successivamente seccare per poterli riutilizzare l'anno successivo, proteggendoli da umidità e calore. I semi di pomodoro sono noti per la loro durata germinativa: proprio per questo, opportunatamente conservati possono resistere fino a cinque anni.

Quando seminare i pomodori: clima, terreno, temperatura

Il nemico giurato dei pomodori è il freddo, nonostante esistano anche varietà di questo ortaggio più resistenti a temperature meno miti. In generale, le temperature ottimali per cominciare il processo di semina del pomodoro dovrebbero essere di poco superiori ai 20 gradi, evitando che scendano sotto i 12 gradi durante le ore notturne. 

In caso di semina direttamente in campo, bisognerà aspettare almeno il mese di aprile o di maggio in alcuni casi, in modo da procedere alla prima fase approfittando di un tepore tardo-primaverile.

Il pomodoro ha bisogno di sole, ma va tenuta sotto controllo l'eccessiva aridità del suolo; proprio a proposito di quest'ultimo fattore, il terreno adatto alla semina e coltivazione dei pomodori dovrebbe possedere un ph uguale a 6, essere piuttosto sciolto, ricco di sostanze nutrienti e possedere un alto potere drenante.

Concimazione in fase di semina

Il pomodoro è una pianta che ha bisogno di moltissimo nutrimento sin dalla fase di semina. Ecco perchè è essenziale preparare il terreno che ospiterà i semi (o le piantine dopo la gestazione in semenzaio) con un terriccio specifico per le semine ed un'abbondante concimazione di fondo (ovvero in fase preparatoria del terreno) con letame o compost maturo. Nella prima fase della loro crescita i semi avranno bisogno di azoto, che servirà a formare un fusto robusto e foglie e fiori rigogliosi. Altri elementi importantissimi per la salute delle piante e dei futuri frutti sono potassio e fosforo.

Fase della semina: semenzaio

Possiamo seminare i nostri futuri pomodori in campo aperto oppure in semenzaio, opzione consigliata sia per anticipare i tempi di semina (è possibile iniziare la semina in semenzaio tra febbraio e marzo) sia per controllare le temperature che porteranno i semi a germogliare, che devono oscillare tra i 24 gradi della germogliazione e i 13 gradi della semina. 

E' importante ricordare alcuni importanti passaggi in caso si opti per la semina in semenzaio con i vasetti: il terriccio va bagnato subito (così come in caso di semina in campo) e va garantita una continua irrigazione anche nei giorni successivi alla semina; il terriccio per la semina sarà posto in vasetti o contenitori alveolati e, se possibile, sarà arricchito con humus di lombrico. Il seme va poi collocato in superficie e coperto con un velo di terra, da compattare delicatamente con le dita.

Fase della semina: semina in campo

E' possibile anche procedere alla semina dei pomodori direttamente in campo aperto, ricordando però che tale sistema dovrebbe essere selezionato solo in caso di risiedere in una regione o zona con temperatura mite per buona parte dell'anno.

La semina in orto richiede la preparazione di un letto di semina ben livellato e zappato (incorporando con la zappa compost e letame maturo ed avendo cura di eliminare sempre con la zappa le erbacce infestanti) e fine; su di esso verranno posti i semi di pomodoro a pochissima profondità (circa mezzo centimetro), posizionati in base al sesto di impianto scelto.

Fase lunare e sesto di impianto

Esiste una sempre più vasta fetta di agricoltori che riserva alle fasi lunari un'importanza fondamentale soprattutto nella scelta del momento giusto per seminare colture. Nel caso dei pomodori, stando al calendario lunare i semi andrebbero inseriti nel terreno con la luna crescente.

Se la scelta di affidarsi alla luna può non trovare un fondamento valido nell'ambito agricolo, è invece di vitale importanza nel caso di semina di pomodori tenere conto del sesto di impianto in modo da potersi assicurare una crescita rigogliosa delle future piante. Un sesto di impianto ben fatto deve tenere conto in primis del portamento della pianta di pomodoro: se è determinato, essa non avrà bisogno di supporti, dato che la sua crescita non andrà oltre una certa misura; in caso di portamento indeterminato, le piante avranno invece bisogno di sostegni.

I pomodori da orto sono quasi sempre contraddistinti da un portamento indeterminato, percui il sesto di impianto previsto andrà impostato disponendo delle file distanti 70 cm ed a 50 cm di distanza tra una pianta e l'altra della stessa fila. In caso di piante a portamento determinato, invece, bisognerà calcolare file distanti tra loro 120 cm, con piante distanziate sulla stessa fila di almeno 70 cm, dato che la loro crescita avverrà in maniera orizzontale.

Trapianto

In caso di semina in semenzaio, le piantine appena nate dovranno poi essere trapiantate in campo aperto.

La fase del trapianto è piuttosto delicata e necessita innanzitutto di temperature che almeno si aggirino attorno ai 13 gradi. Le piantine possono essere trasferite in aree più ampie ed aperte se hanno raggiunto almeno i 30 cm e sono in fase di prefioritura. Ecco alcuni segreti per ottenere un trapianto efficace ed indolore:

  1. Lasciate le piantine ad acclimatare un paio di giorni all'aperto, prima di effettuare il trapianto;
  2. Predisponete delle canne di sostegno prima del trapianto;
  3. Scavate una buchetta che possa ospitare comodamente la piantina ben assestata nel suo pane di terra;
  4. Togliete con delicatezza la piantina dal vasetto, avendo cura di mantenere le radici intatte e ponetela con delicatezza nella buchetta;
  5. Compattate la terra ai bordi della pianta lasciando il collo di quest'ultima a livello del suolo; la piantina deve essere ben dritta.

In caso di un numero ingente di piantine da trapiantare, sarà utile avvalersi di un trapiantatore, un attrezzo che velocizzerà questa operazione in totale sicurezza per la coltivazione.

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