Scopri la più prestigiosa banca di semi di okra qui: Semi di okra
Stai cercando una guida sulla coltivazione dell'okra? Clicca qui: Come coltivare okra
Una coltura esotica, bellissima alla vista, che genera un bacello talmente delizioso da essere diventato un must nelle cucine italiane.
Nota anche con i nomi di gombo, bamiya, quiabo oppure ocra, l'okra è un ortaggio di origine africana che ben si adatta ad essere coltivato nei nostri orti e sui nostri balconi senza particolari raccomandazioni.
La pianta, appartenente alla stessa famiglia dell'ibisco (malvacee), è davvero splendida alla vista: fusto alto come i girasoli, fiori bianchi -gialli con centro granata e bacelli simili per forma al peperoncino e con foglie che possono essere consumate come fossero insalata. Entriamo nel dettaglio della semina dell'affascinante okra.
Essendo una pianta tropicale, l'okra o gombo teme solo un'avversità climatica: il freddo rigido.
Ecco perché è importante, sin dalla fase di semina, garantire calore costante ed una corretta esposizione solare, al fine di non compromettere germinazione e la successiva maturazione delle piantine.
In virtù della richiesta di calore costante da parte del seme per poter germinare correttamente, la semina del gombo può essere avviata in semenzaio ricaldato, anticipando così i tempi di semina. La germinazione può essere avviata a febbraio o marzo, trapiantando in vaso o in campo aperto le piantine dopo circa sessanta giorni.
Nonostante si tratti di una pianta piuttosto "voluminosa", seppur con maggiore impegno l'okra può essere anche gestita in vaso sia in fase di semina che in caso di trapianto post-semenzaio.
Occorre, però, porre attenzione su due aspetti importantissimi. Primo: l'esposizione del vaso, che deve essere posto a sud del vostro terrazzo o balcone, in modo da essere correttamente esposto ai raggi solari. Secondo: la grandezza del contenitore dove avviare la semina del gombo. Si possono gestire circa quattro piantine per ogni metro quadro, quindi l'ideale sarebbe procurarsi fioriere o cassoni di ampie dimensioni per poter distanziare correttamente le colture anche in caso di spazi ristretti, da riempire con terriccio sciolto a medio impasto.
Pur trattandosi di una coltura esotica, avviare la semina dell'okra in campo aperto non richiede cure particolarmente complesse per quanto concerne la fase di preparazione del suolo.
I semi del gombo potranno tranquillamente essere posti a dimora su un terreno ben esposto al sole, a prova di ristagno idrico, lavorato in maniera standard e leggermente arricchito di humus, stallatico o letame maturo.
In caso decidessimo di seminare l'okra direttamente in orto, bypassando la fase di germinazione protetta, potremo avviare la semina nel mese di aprile.
Basterà porre il seme ad un paio di centimetri di profondità nel suolo.
Il gombo è una pianta che si sviluppa in maniera esponenziale: è necessario, dunque, distanziare bene le piante (o diradare le colture in un secondo momento) per non avere problemi in fase di coltivazione. La distanza minima tra le piantine deve essere, quindi, di almeno 70 cm.