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Appartenente alla famiglia delle solanacee come pomodori, patata e peperone, la coriacea melanzana si contraddistingue per la sua robustezza e la sua resistenza.
Le colture di melanzana sono quasi inattaccabili, resistono bene alla siccità e sono colpite di rado da malattie. La pianta di melanzana, esistente in natura in diverse varietà e colorazioni, vanta origini asiatiche; è possibile coltivarla anche in vaso (è quindi una coltura adatta ai piccoli orti cittadini) e regala un ortaggio dal sapore caratteristico e dalle innumerevoli proprietà nutritive.
Scopriamo insieme tutti gli step basilari per una corretta semina della melanzana!
Per una corretta semina della melanzana è importante avere a disposizione un terreno sciolto e dall'alto potere drenante: uno dei pochi nemici della melanzana, infatti, è il ristagno idrico che può provocare l'insorgenza di patologie che potrebbero danneggiare le future colture. Sarà necessario, quindi, sottoporre l'area atta alla semina ad una profonda e vigorosa vangatura.
La pianta di melanzana ha bisogno di un nutrimento sostanzioso per crescere forte e per divenire fruttuosa. Ecco perché si possono porre per ogni metro quadro di terreno una quantità ingente di letame maturo, dai 3 agli 8 kg. In caso di concimi essiccati le quantità scendono: i composti più utilizzati per nutrire il suolo sono pollina o stallatico in pellett.
Attenzione a non eccedere con i quantitativi di azoto, che possono provocare la cascola dei fiori.
La melanzana è una coltura che teme solo un grande nemico: il freddo (ma sarebbe bene evitare anche le temperature eccessivamente torride).
Il seme e la futura piantina germogliano e crescono bene in aree con clima mite, con temperature che oscillano tra i 20 ed i 25 gradi e che non devono mai scendere al di sotto dei 15 gradi. Dobbiamo anche ricordare che la melanzana è una pianta che beneficia di un ciclo di coltivazione molto lungo (occorrono almeno sei mesi per ottenere dei frutti adatti ad essere raccolti e consumati) e che proprio per questo possiamo anticipare i periodi di semina, a patto che questa si effettui in semenzaio.
Se opteremo per questa metodologia, potremo cominciare la fase di semina a metà gennaio (in sud Italia) oppure a partire dalla fine di febbraio (nelle aree settentrionali), attendendo i fatidici 40 giorni per il trapianto delle piantine. In caso di semina in campo aperto, invece, dovremo attendere almeno il mese di marzo nelle aree italiane a clima mite e la metà di aprile nelle località con temperature meno "gentili".
Infine, una chicca per gli appassionati di credenze contadine ed influssi lunari: come ogni ortaggio da frutto, occorre avere una luna crescente per dare il via alla semina.
I semi delle melanzane sono talmente piccoli da poter essere piantati in gruppi di due o di tre semini per volta nello stesso vasetto, optando poi per una selezione delle piantine una volta germogliate.
Non serve seguire un verso per inserire il seme nel terriccio, così come non occorre inserirlo in profondità: basterà porre mezzo centimetro di terra sopra i semi una volta poggiati sul terreno.
In caso di semina nell'orto è fondamentale tenere conto di due fattori: la varietà di melanzana scelta e l'oggettiva crescita che la pianta può raggiungere una volta nata dal seme. Ecco perché la preparazione di un corretto sesto di impianto è necessaria ad una corretta futura coltivazione.
Le varie piantine devono essere distanti l'una dall'altra almeno 70 cm, disposte in file distanti l'una dall'altra almeno un metro. in caso di orto familiare, essendo la melanzana una coltura resistente e dalla resa encomiabile, non ci sarà bisogno di "allevare" troppe piantine: una sola coltura potrebbe tranquillamente soddisfare le esigenze di una singola famiglia.
I semi di melanzana possono essere acquistati o prelevati dall'ortaggio stesso e la loro durata dipende proprio da come li conserveremo.
Il consiglio è quello di farli essiccare, conservandoli poi in un luogo buio ed asciutto. I semi di melanzana possono germinare anche dopo cinque anni ma è necessario non farli invecchiare troppo, altrimenti la loro capacità di germinazione potrebbe variare negativamente. Se disponiamo di semi "anzianotti", potremo agevolarne la germinazione sottoponendoli ad un bagno di camomilla.