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Appartenente alla famiglia delle ombrellifere (come carote e sedano), il finocchio non è esattamente la coltura più semplice da effettuare.
Ciò non significa, tuttavia, che sia impossibile da gestire in orto così come in un vaso comodamente posto sul nostro balcone, anzi! L'importante è ricordare alcune semplici regole sin dalla fase di semina o di trapianto di piantine già nate in semenzaio. Il finocchio è un ortaggio versatile in cucina, gustoso e croccante se consumato crudo e dal sapore speciale in caso venga cotto. Del finocchio si mangia il grumolo bianco alla base, ma è possibile consumare anche i semi; esiste, inoltre, anche il finocchietto, che nasce e cresce in natura spontaneamente, dalle comprovate proprietà aromatiche e dal profumo inconfondibile.
Il seme di finocchio è piccolissimo e super sensibile al freddo rigido ma soprattutto al caldo eccessivo, che può provocare la fioritura anticipata della pianta, rovinando irrimediabilmente il raccolto.
Ecco perché è consigliabile avviare la semina - diretta o con avvio in semenzaio - da giugno fino a settembre. Se optiamo per la germinazione in semenzaio possiamo valutare di partire con la prima fase dal mese di marzo, ma sempre ponendo un'attenzione particolare alle temperature, che non devono mai scendere sotto i 7 gradi e non devono mai superare i 20 gradi.
Per quanto riguarda la fase lunare da preferire per avviare la semina, conviene aspettare la luna calante.
E' possibile avviare la semina del finocchio in primavera ricorrendo all'ausilio del sempreverde semenzaio. Possiamo inserire in ogni vasetto 2-3 semi della ombrellifera ricorrendo al semenzaio a letto caldo in caso di semina invernale (da dicembre a marzo).
La piantina di finocchio è piuttosto lenta a germinare: occorrerà, quindi, moltissima pazienza, perché potremo assistere ad una germinazione dopo 2-3 settimane dalla semina.
La semina dei finocchi in vaso non è una pratica consueta, perché l'ombrellifera ha bisogno di molto spazio per crescere sana; spazio che, in genere, manca in caso di mini-orti in cassetta, su balcone o terrazzo.
Per tutti coloro, però, che amano cimentarsi in imprese complesse e che non dispongono di moltissimo spazio per coltivare i propri ortaggi, basterà procurarsi un vaso piuttosto capiente e profondo (almeno 30 cm), sul fondo del quale porre ghiaia o sassi per favorire il drenaggio dei liquidi.
La scelta del terriccio per i nostri semi - o per le nostre piantine: in effetti, il trapianto da colture in semenzaio è l'opzione migliore in caso di coltivazione su balcone - è di fondamentale importanza per favorire la corretta crescita dei futuri finocchi. Sarà da preferire un terriccio morbido ed arricchito con compost o concime organico.
In caso di semina diretta, ponete i semini a circa 1-2 cm di profondità e diradate successivamente le piantine; in caso di trapianto di colture germinate in semenzaio, procedete a questa delicatissima operazione quando le piantine avranno raggiunto almeno i 10 cm di altezza. La distanza minima tra le piantine di finocchio deve essere almeno di 25 cm.
Un terreno perfetto per la semina del finocchio deve rispondere ad alcuni importantissimi requisiti in modo da non restare delusi al termine del lunghissimo ciclo colturale dell'ombrellifera.
Il finocchio predilige un suolo poco compatto, dall'altissimo potere drenante e fertile. Procederemo, quindi, alla lavorazione intensiva dell'appezzamento scelto per la semina (o per il trapianto delle neonate colture in semenzaio) tramite operazioni di pulizia del terreno, vangatura profonda, zappatura per rompere le zolle e spianatura con rastrello per livellare il suolo.
Per quanto riguarda il capitolo concimazione, il terreno andrà arricchito con letame o compost diverso tempo prima la fase di semina; una volta inseriti semi o piantine nel suolo, possiamo arricchire il terreno con dello stallatico pelletato.
Il semino di finocchio non ha bisogno di eccessiva profondità di semina; basterà interrarlo ad un centimetro e mezzo dalla superficie, preoccupandosi essenzialmente di impostare un corretto sesto di impianto. In caso di semina diretta, le piantine saranno diradate successivamente.
L'organizzazione del sesto di impianto per i finocchi determinerà la forma finale dell'ortaggio, che potrà essere tondo (in caso di spazi "dilatati" tra una piantina e l'altra) oppure di forma più allungata (in caso di colture "ravvicinate"). In generale, le piantine dovrebbero essere distanti l'una dall'altra almeno 30 cm su file distanziate tra loro almeno 50/70 cm.