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E' uno degli ortaggi principe della bella stagione ed appartiene alla stessa famiglia di pomodori, zucca e melone (con il quale condivide simile tecnica colturale), ovvero alle cucurbitacee. Si può mangiare al naturale, in insalata oppure sottaceto; ama le temperature elevate ed esiste in natura in due varianti: il classico lungo ed il cetriolino. Stiamo parlando, ovviamente, del verde e freschissimo cetriolo: scopri come seminare questa fantastica pianta al meglio, per ottenere una coltivazione sempre "operativa" e degli ortaggi deliziosi.
Come sottolineato nell'introduzione, il cetriolo è una coltura che ama le temperature elevate; è dunque ovvio che il terreno nel quale avviare la semina e dove successivamente coltivare le piantine di cetriolo debba soddisfare determinati requisiti, primo fra tutti l'essere costantemente umido e possedere un alto potere drenante.
Il campo di semina deve essere anche ben esposto al sole e preparato adeguatamente ad ospitare i semi per dare il via alla semina dei freschissimi cetrioli. Innanzitutto, sarebbe consigliabile scegliere un terreno dal ph tendente all'acido; una volta identificato il suolo giusto, si procede ad una massiccia operazione di preparazione del suolo, che consta di due importanti passaggi: una vigorosa vangatura ed una altrettanto ricca concimazione.
Vanga e zappa serviranno a lavorare il terreno al fine di renderlo drenante e soffice abbastanza da ospitare le radici delle future piantine. Il rastrello sarà utilizzato alla fine per livellare adeguatamente il suolo, che avrà bisogno di essere nutrito a dovere per consentire ai cetrioli di crescere rigogliosi e senza malformazioni. Non dobbiamo mai far mancare ai nostri cetrioli un ingente apporto di azoto e potassio; l'ideale sarebbe unire al "classico" compost o letame maturo farine di roccia, alghe e cenere di legna (quest'ultima da usare con parsimonia perchè a causa del suo alto apporto di calcio rischia di ridurre l'acidità del suolo).
I semi di cetrioli possono essere inseriti direttamente in campo aperto oppure in semenzaio. Trattandosi di una coltura che ha bisogno di temperature calde per nascere e crescere sane (non bisogna mai scendere al di sotto dei 15 gradi quando si tratta di questa particolare cucurbitacea) sarebbe consigliabile avviare la semina in semenzaio, possibilmente tra febbraio ed aprile, per procedere ad un trapianto in orto da aprile a giugno, temperature notturne permettendo.
Se siete dei seguaci delle credenze popolari, ricordatevi che in genere la semina del cetriolo - come quella di ogni ortaggio da frutto - dovrebbe essere avviata in fase di luna crescente.
Come altre piante della famiglia delle cucurbitacee, anche il cetriolo è una coltura che ha bisogno di moltissimo spazio per crescere rigogliosa e sana. Tenendo conto che ogni varietà di cetriolo si contraddistingue per le sue peculiarità specifiche anche in termini di spazio, in generale possiamo creare un sesto di impianto efficace distanziando le file l'una dall'altra almeno 100 cm e posizionando su ogni fila piantine distanti l'una dall'altra almeno 50 cm. In caso di semina diretta separeremo i cetrioli a 20 cm di distanza l'uno dall'altro, diradando gradualmente.
La fase di messa a dimora delle piantine di cetriolo è forse tra le più delicate che caratterizza questa coltura. Come già ribadito, i cetrioli temono il freddo, quindi è necessario avviare il trapianto in suolo in un periodo piuttosto mite, con temperature notturne clementi per la coltivazione.
La piantina potrà essere trasferita in campo aperto quando saranno comparsi i cotiledoni, ovvero le prime due vere foglie, sempre ben salda al suo panetto di terra.