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Appartenente alla famiglia delle crucifere e "parente stretta" del broccolo, il cavolfiore è senza ombra di dubbio uno degli ortaggi più amati e consumati sulle tavole degli Italiani.
Del cavolfiore, la cui coltivazione è biennale, si mangia principalmente il corimbo, ovvero la classica infiorescenza a forma di palla dal caratteristico colore bianco (esistono anche varietà colorate, dal giallo al viola: tutti tutte deliziose!) ma anche le foglie più tenere possono essere consumate. Il cavolfiore è una coltura piuttosto resistente al freddo, che può essere coltivata quasi tutto l'anno e la cui germinazione può essere anticipata ricorrendo al sempreverde semenzaio.
Scopriamo, quindi, tutti i segreti per una perfetta semina della crucifera.
Il cavolfiore, con tutte le particolarità del caso che caratterizzano le diverse varietà della pianta, è una coltura che sin dalla fase di semina non ama gli eccessi.
La regola per avviare una coltivazione di questa straordinaria cruicifera è quella di non esporla ad eccessivo calore, né ad eccessivo freddo; ecco perchè, come vedremo nel corso del post, l'avvio della germinazione in semenzaio è la soluzione ideale per non esporre le future piantine a condizioni climatiche al limite.
In linea di massima, possiamo avviare la semina del cavolfiore da aprile a settembre, in modo che pianta e corimbo emergano con temperature che oscillino tra i 18 ed i 20 gradi. La crescita della pianta può subire una battuta d'arresto nel caso il termometro scenda al di sotto dei 5 gradi.
In genere la semina diretta del cavolfiore non è la migliore strada da seguire, proprio per la peculiarità della crucifera che non tollera gli eccessivi sbalzi termici, oltre che per il fatto che le neonate piantine avranno bisogno di essere irrigate con frequenza continua; ecco perché l'opzione migliore consiste nell'avviare la germinazione dei semi di cavolfiore in semenzaio, anticipando i tempi a marzo.
Le piantine nate in semenzaio protetto potranno essere trapiantate in vaso o in orto dopo 40 giorni dall'avvio della semina, ponendo particolare attenzione alle temperature e alle condizioni climatiche del luogo preposto alla coltivazione. Attenzione all'eccessiva aridità, che potrebbe danneggiare le piantine più giovani.
E' possibile avviare la semina del cavolfiore in piccoli spazi ricorrendo solo ad un vaso? La risposta è si!
La crucifera, infatti, ben si presta a fare parte di un mini-orto in cassetta, su balcone o su veranda. Possiamo avviare una semina diretta - con tutti i rischi del caso - oppure trapiantare le nenonate piantine dal semenzaio al contenitore. Nel primo caso, interreremo i semi a circa 1-2 cm di profondità, distanziandoli l'uno dall'altro almeno 4 cm; nel secondo caso, trapianteremo le piantine quando avranno almeno 3-4 foglie; in entrambi i casi, dobbiamo partire dalla scelta del giusto terreno per consentire a semi o piantine di crescere sani e rigogliosi.
Procuriamoci, quindi, un vaso profondo almeno 30 cm ed avente un diametro di almeno 25 cm. Riempiamo il contenitore di un terriccio misto ad argilla (donerà al suolo il potere drenante necessario ad evitare ristagni idrici) e ricco di sostanza organica. Il vaso andrà collocato in un'area del terrazzo (o balcone, o veranda) nel quale saranno garantite almeno sei ore di luce solare al giorno, ponendo attenzione a non sottoporlo a luce diretta nelle ore più calde della giornata nei mesi estivi.
Irrighiamo le colture con regolarità, ma senza ececdere: il terreno che ospiterà il cavolfiore deve essere umido, non stagnante.
Il terreno atto alla semina o trapianto del cavolfiore deve essere ricco di sostanze nutritive, deve mantenersi umido ma non stagnante e deve presentare una consistenza a medio impasto.
Una rapida vangatura consentirà, in caso di piogge eccessive, di drenare bene l'appezzamento che ospiterà la futura coltura della crucifera. Appezzamento che andrà concimato in maniera ingente in fase di preparazione del terreno con humus o letame ben maturo.
Abbiamo sottolineato l'importanza, in caso di semina del cavolfiore, di avviare la germinazione in semenzaio, trapiando dopo circa 40 giorni dall'avvio della semina protetta. Qualora, però, si volesse avviare la semina direttamente in suolo, poniamo i semi a circa 1 cm di profondità nel terreno, avendo cura che quest'ultimo non sia mai arido nei primi periodi di vita della piantina.
Il cavolfiore è una coltura che necessita di molto spazio per crescere; tale aspetto è maggiormente gestibile in caso di trapianto di colture da semenzaio, perchè consentirà di distanziare correttamente le piantine a circa 50/60 cm l'una dall'altra.