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E' un ortaggio bello da vedere, buono da mangiare - crudo o cotto - e ricchissimo di sostanze nutritive importantissime per il nostro organismo. Che sia verde, rosso o viola, che lo possiate seminare in primavera o coltivare in autunno, poco importa: il cavolo cappuccio è un alimento che mai e poi mai dovrebbe mancare sulle nostre tavole!
Seminare questo favoloso ortaggio della famiglia delle crucifere è piuttosto semplice: scopriamo insieme tutte le attenzioni che dovremo riservare alla nostra futura coltivazione di cavoli cappuccio.
Il cavolo cappuccio - noto anche come crauto - è una pianta che sopporta abbastanza bene il freddo, ma che invece teme il caldo eccessivo. L'ideale sarebbe pensare a "metter su" una coltivazione di crucifera quando la temperatura si aggira attorno ai 16 gradi. Altro nemico giurato di questa coltura è l'aridità: bisogna, quindi, garantire al cappuccio la giusta quantità d'acqua in caso, soprattutto, di periodi poco piovosi.
Per quanto riguarda la composizione del terreno adatto ad ospitare la coltivazione di cavolo cappuccio, l'ideale sarebbe disporre di un suolo dall'alto potere drenante e dal ph non acido. Il terreno va preparato ad ospitare i semi - e le piantine in un successivo momento - attraverso operazioni di vangatura e concimazione: optate per compost maturo o letame e arricchite il suolo con humus di lombrico, per prevenire l'aridità del suolo.
Prima di intraprendere la pratica della semina del crauto, bisogna partire con una premessa: il cavolo cappuccio viene ritenuto principalmente un ortaggio invernale, ma può essere seminato praticamente tutto l'anno.
A giugno si può dare il via alla semina dei cavoli autunnali, mentre da fine luglio fino a tutto il mese di settembre possiamo dare il via alla semina dei crauti invernali. Per quanto riguarda la varietà primaverile di cavoli cappuccio, si parte con la semina tra gennaio e febbraio in semenzaio, oppure nei mesi primaverili, tra marzo ed aprile.
Per una ottimale germinazione dei semi proprio il semenzaio potrà correre in nostro soccorso, perché occorrono almeno 20-25 gradi per favorire la nascita delle piantine ed un ambiente protetto, specialmente in caso di semina di varietà primaverili dei crauti, è l'ideale per mantenere costanti e miti questi valori.
La semina del cavolo cappuccio può tranquillamente essere avviata in semenzaio, per poi proseguire in campo aperto dopo circa 45-60 giorni, sino al trapianto in campo aperto delle neonate piantine.
Il consiglio è quello di procurarsi dei contenitori alveolati, nei quali inserire un paio di semi ricoperti da uno strato di terriccio non più profondo di 3 mm.
E' possibile avviare la semina del cappuccio in campo aperto, avendo cura di inserire più di un seme in ogni buchetta, diradando in un secondo momento.
Altro aspetto importante da tenere in considerazione riguarda lo spazio a disposizione per la semina: il cappuccio ne avrà davvero un gran bisogno per crescere. Non bisogna dimenticare, inoltre, di irrigare i semi senza, però, provocare ristagni idrici.
Come premesso, in caso di semina dei crauti direttamente in orto, sarà necessario disporre di molto spazio per impostare il sesto di impianto.
Il cavolo cappuccio è, infatti, una coltura parecchio ingombrante ed avrà bisogno quindi di un significatico appezzamento di terra per crescere bene. Ogni piantina dovrà, quindi, essere distante dall'altra almeno 50 cm e disposte in file distanti tra loro almeno 60-70 cm.