Cetriolo

02/04/2021
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Indice:

  1. Dov'è Nato il cetriolo
  2. Caratteristiche
  3. Valori nutrizionali
  4. Usi
  5. Parassiti e insetti
  6. Dove si coltiva

Dov'è nato il cetriolo

Il cetriolo, l'ortaggio dai mille usi che si presta a tantissime ricette. E anche a tantissimi utilizzi. Si usa persino per la pulizia del viso o per eliminare le impurità. Ma dov'è nata la pianta? Su questo esistono diverse scuole di pensiero. Alcuni affermano che abbia origine dai monti dell'Himalaya. Altri affermano invece che proviene dall'Africa. Nel vecchio continente venne importata all'incirca nel 1800. Dall'Inghilterra successivamente si diffuse a macchia d'olio in tutta Europa. 

Caratteristiche

Il cetriolo è uno dei pochi ortaggi costituito principalmente da acqua. La percentuale di liquido è di circa il 90%. Proprio per questo ha tantissime proprietà  depurative e diuretiche, dovute all'alto contenuto di acqua, fibre e minerali. Si consiglia di consumarlo fresco e, a differenza di altri ortaggi, con tutta la buccia. E' proprio qui che si concentrano la maggior parte degli ingredienti buoni per la salute. Ovviamente dovrà essere ben lavato prima di ingerirlo. Può essere consumato semplicemente, senza alcune aggiunte come integratore naturale contro la stanchezza e il caldo. Utile anche per contrastare efficacemente gli attacchi di fame, dona un senso di sazietà che dura a lungo. Oltretutto ha pochissime calorie. E' consigliato nella dieta e riduce anche il gonfiore addominale con i suoi preziosissimi nutrienti. Aiuta a contenere i livelli di glicemia. In ultimo ha proprietà antiossidanti, diuretiche e digestive. Anticamente veniva usato per abbassare la febbre e allontanare i vermi intestinali.

Valori nutrizionali

I valori nutrizionali del cetriolo sono contenuti, come detto, principalmente nella buccia. In particolare 100 grammi di cetrioli contengono:

  • Acqua, oltre il 90%
  • Carboidrati 1,8 gr
  • Zuccheri 1, 8 gr
  • Proteine 0, 7 gr
  • Grassi 0, 5 gr
  • Sodio 13 mg
  • Potassio 140 mg
  • Ferro 0, 3 mg
  • Calcio 16 mg
  • Fosforo 17 mg.

E vitamine :

  • B1
  • B2
  • B3
  • C

Possono essere mangiati cotti, ma per mantenere intatte le loro caratteristiche nutrizionali è preferibile mangiarli crudi. 

Usi

Il cetriolo, come detto, è utile in cucina. Si presta perfettamente a piatti dietetici, insalate, pasta a base di cetriolo, oppure crudo magari condito con sale. E' ottimo per preparare ricette elaborate a basso contenuto calorico. Si sposa perfettamente con caroboidrati, pasta, pane, pesce, carne e latticini. E' ottimo per preparare deliziosi centrigfugati, dietetici e disintossicanti, decotti e tisane. Viene usato anche nella medicina estetica. Due fettine di cetriolo sugli occhi aiutano ad eliminare le occhiaie. Non solo. Gli estratti acquosi schiariscono le macchie cutanee provocate dal sole. Senza dimenticare che è un antiossidante che contrasta efficacemente le rughe e i segni del tempo. 

Parassiti e insetti

Ovviamente bisogna essere coltivatori esperti per tenere al meglio la pianta e evitare che venga invasa da parassiti e insetti vari. Elenchiamo di seguito alcune malattie.

Penorospora della vite, la più comune tra tutte. Porta progressivamente al rinsecchimento delle foglie e alla morte del frutto stesso. Si manifesta con macchie scure intorno al quale si forma una muffa. Virus del mosaico. E' visibile perchè porta alla formazione di macchiette gialle o verdi sulle foglie. Può colpire anche il frutto portando a deformazioni dello stesso che ne riducono il costo in commercio. Fortunatamente, non ne alterano il sapore. Erysiphe Cychoracearum che si manifesta con macchie bianche simili a polvere sul fusto e sulle foglie. Le foglie appassiscono e muoiono. Così come tutte le parti verdi della pianta. I Tripidi, insetti che si nutrono dell'intera pianta. Ivi incluso il frutto rendendolo immangiabile. Portano alla morte della pianta. Infine l'Antracnosi, tra le malattie più gravi per il cetriolo. Comporta piccole macchie rotonde dentro cui si formeranno puntini neri. Si tratta di un fungo che invade e uccide l'intera coltivazione. 

Dove si coltiva 

Le piantagioni di cetriolo sono presenti in tutto il mediterraneo. Necessitano di un clima temperato e devono essere collocate in piena esposizione ai raggi solari. Vengono fertilizzate con del letame maturo e crescono in terreni ricchi d'acqua con poca argilla. Il ristagno d'acqua, presente soprattutto nei suoli argillosi provocherebbe danni alle colture.

 

Lattuga: proprietà e benefici, un'alleata per la salute

01/29/2021
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introduzione

  1. benefici per la salute: lattuga non solo utile all'intestino
  2. prprietà nutriziona: lattuga alleata della dieta
  3. varietà: lattuga per tutti i gusti
  4. come scegliere e utilizzare la lattuga

Pomodoro

01/28/2021
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Pomodoro

Indice

  1. Etimologia della parola Pomodoro
  2. Storia del pomodoro
  3. Dove iniziarono le prime coltivazioni di pomodoro
  4. Dove si sviluppò la coltura del pomodoro
  5. Valori nutrizionali del pomodoro
  6. Dove si coltiva oggi il pomodoro
  7. L'industria del pomodoro
  8. Malattie e parassiti del pomodoro
  9. L'utilizzo del pomodoro
  10. Varietà e specie di pomodoro

Pomodoro. Quel frutto rotto e succoso, dal profumo dolce e delicato. E’ gustoso, saporito e viene usato, oggi, per le classiche ricette salate. Si usa per la pizza, per un sugo, per un ragù. Serve ad insaporire mote ricette ed è l’ingrediente quasi indispensabile in cucina.

Pomodoro Etimologia

La parola Pomodoro la ritroviamo per la prima volta nel libro "Herbrius" di Pietro Mattioli nella seconda metà del ‘500. Deriva dall’unione di due parole latine, pomus e aureus. Letteralmente significa mela o pomo dorato.

Storia del pomodoro

Il pomodoro è una pianta che deriva dal Messico e dal Perù. Particolarmente ghiotti ne erano gli Inca e gli Aztechi, tanto da introdurlo nella dieta quotidiana. Lo usavano anche come condimento e salsa. Giunse in Europa soltanto nella prima metà del ‘500. Hernàn Cortès, uno dei conquistadores, loimportò nel suo paese. La sua fama poi si estese a tutto il vecchio continente. In Italia, troviamo la parola pomodoro solo nella seconda metà del ‘500. Si attribuivano al frutto anche doti afrodisiache. Più che altro rappresentava una pianta ornamentale. Lentamente, dal nord la coltivazione scese al sud. Quella fu la sua fortuna. Il clima favorevole del meridione ne favoriva un’eccellente coltivazione. Diventava grosso, succoso, polposo con il sole e il clima mite. I contadini cominciarono così ad assaporarlo e a cibarsene. Scoprirono ben presto che oltre a essere bello a vedersi, si prestava a tantissime ricette. Inoltre aveva un sapore delicato e invitante. In sud Italia dunque la sua diffusione fu repentina. Grazie poi a Garibaldi e alla spedizione dei Mille, il suo gusto venne importato al nord Italia. Le coltivazioni vere e proprie nel bel paese partirono comunque nel 1800. In Europa le cose andarono diversamente. La peste e la carestia spinsero il popolo a cercare piante alternative. Si diffuse, poco, in Britannia e in Germania. In Francia veniva utilizzato per preparare ricette afrodisiache.

Valori nutrizionali del pomodoro

Il colore rosso del pomodoro è dovuto alla presenza di un pigmento, il licopene. Quest’ultimo aiuta a contrastare forme di cancro come quello alla prostata. Inoltre recenti studi dimostrano che è un valido alleato contro il colesterolo. Inoltre previene diverse malattie neurodegenerative.  E’ utile per la dieta in quanto contiene pochissime calorie. Stiamo parlando di 20 calorie per 100 grammi. E’ costituito da acqua, carboidrati e proteine. Ha pochissimi grassi. Circa 0,2 g per 100 grammi. E’un ottimo antiossidante. All’interno è impreziosito da tantissimi minerali quali calcio, fosforo, potassio, magnesio, cloro, selenio, iodio, cromo e manganese. Inoltre contiene biotina, retinolo, acido folico, acido ascorbico e pantotenico. Ha anche un’azione antinfiammatoria grazie all’alfa-tomatina.

Dove si coltiva oggi e l'industria del pomodoro

La sua coltura è diffusa in tutto il mondo. Soprattutto in Cina che è diventata negli ultimi anni il maggior paese produttore di pomodori. Seguono India, Stati Uniti, Turchia, Egitto, Iran, Italia, Spagna Messico e Brasile. Esistono serre ad hoc. Tuttavia il periodo adatto per la sua coltivazione è la primavera. Da marzo a maggio. In Italia è uno dei prodotti di maggiore interesse per l’industria alimentare. Anche se non è tra i primi paesi produttori ed esportatori, l’industria copre circa l’85% della produzione nazionale e globale. 

Parassiti del pomodoro

Ovviamente, prima di lavorarlo ed etichettarlo, bisogna stare attenti a eventuali parassiti o malformazioni che possono essere sconfitti anche con rimedi naturali. In particolare la cimice che provocano delle punture necrotiche. Attribuiscono un pessimo sapore al frutto e sono facilmente riconoscibili da piccole punturine gialle. La tignola che scava quelle che vengono definite come mine filiformi dapprima sulle foglie. Successivamente si diffondono in tutta la pianta. La nottua gialla, ossia larve che bucano letteralmente il frutto rendendolo impossibile da mangiare. Le piccole mosche in serra che attaccando soprattutto le colture in serra. Succhiando la linfa del pomodoro, lo rinsecchiscono e inaridiscono. Gli afidi che rendono il frutto arido e appiccicoso favorendo anche la proliferazione di altri insetti come formiche. I tripidi che portano alla necrosi totali della pianta. Gli acari che decolorano foglie e frutti fino a inaridirli e accattocciarli. Infine i nematodi galliceni che fanno appassire letteralmente la coltura.

Allergie

Il pomodoro è ricco di Nichel che in alcuni soggetti può causare anche arrossamenti, pruriti e altre forme allergiche. Si può arginare il disagio assorbendo più vitamina C o ferro, ma non sempre si ottengono risultati soddisfacenti. Oggi il pomodoro viene usato soprattutto in cucina. E’ l’ingrediente principale o secondario per ogni ricetta.

Usi del pomodoro

Tuttavia, essendo anche un antiossidante, trova riscontro anche nella medicina estetica. Ha inoltre proprietà riacidificanti, lenitivesebo-equilibranti e viene usato per preparare numerose maschere antirughe, sia industriale sia casalinghe.

Specie di pomodoro

Ne esistono svariate specie. Le più rinomate sono il San Marzano e il Tondo Ovale Romano. Non dobbiamo comunque trascurare il pomodoro da mensa, ossia quello dalla buccia più sottile, polpa abbondante e con pochi semi. Tra questi menzioniamo il Cuore di Bue, il Nero di Crimea, i ciliegini, il fiorentino e il Borghese. Tutti gustosi e saporiti. Ottimi da assaporare anche crudi conditi con olio e spezie naturali.

peperoncini

12/08/2020
by Raffaella

peperoncini

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