Come coltivare ravanelli

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Dotata di una rapida capacità germinativa, la pianta di ravanello sarà immediatamente pronta a ricevere tutte le cure necessarie per arrivare ad ottenere un raccolto sano e ricco.

Scopriamo insieme tutti i segreti per gestire al meglio la coltivazione di ravanello, dal diradamento delle piantine all'ottenimento di ortaggi croccanti e gustosi.

Indice

• Come coltivare ravanelli sul balcone
• Come coltivare ravanelli nell'orto
• Quanto e come irrigare il ravanello
• Consociazione dei ravanelli
• Malattie ed insetti del ravanello
• Quando raccogliere il ravanello

Come coltivare ravanelli sul balcone

Abbiamo già posto l'accento sulla facilità di condurre una semina dei nostri ravanelli in orto cittadino. Che sia su balcone, in un piccolo giardino o in terrazzo, la gestione delle colture di questa simpatica e deliziosa crucifera sarà altrettanto semplice, a patto di seguire alcuni semplici accortezze.

Prima di tutto, in caso di piantine troppo fitte all'interno del vaso, bisognerà provvedere a diradarle. Altro aspetto importante riguarda la posizione del vaso sul proprio balcone o sulla propria veranda: il ravanello non deve essere direttamente esposto ai raggi solari: percui bisognerà scegliere un punto illuminato, ma non eccessivamente colpito dal sole.

Le colture di ravanello in vaso vanno annaffiate con costanza, possibilmente la mattina presto o nelle ore serali: mantenere il terreno secco, infatti, rischierà di rendere troppo forte il sapore dell'ortaggio. Potremo raccogliere i nostri preziosi ortaggi dopo 4/6 settimane a partire dalla semina.

Come coltivare ravanelli nell'orto

Gestire una coltivazione di crucifera come il ravanello non è particolarmente difficile.

Curare al meglio questa coltura significa, in primis, diradare le piantine in eccesso. La distanza giusta tra le piante di ravanello parte dai 3 fino ai 6 cm, a seconda della grandezza delle radici.

Altro aspetto importantissimo per mantenere sana la coltivazione riguarda l'allontanamento delle erbacce tramite operazioni di sarchiatura e zappettatura, azioni perfette anche per mantenere il terreno soffice e ben areato.

Quanto e come irrigare il ravanello

La questione irrigazione è piuttosto complessa nel caso del ravanello: troppa acqua, infatti, riduce lo sviluppo della radice, mentre un terreno povero di idratazione rischia di rendere l'ortaggio troppo legnoso ed amaro al palato. Come regolarsi, allora? Possiamo annaffiare le colture ogni 2-3 ore, bagnando in maniera uniforme ed aspettando che il terreno sia asciutto ad almeno 10 cm di profondità prima di ripetere l'azione.

Consociazione dei ravanelli

Il ravanello è una coltura che ben si presta a rotazioni con quasi ogni genere di coltura, eccezion fatta per le crucifere stesse: è importante che coltivazioni appartenenti a questa stessa famiglia non si susseguano.

Anche per quanto riguarda le consociazioni è possibile sbizzarrirsi, ricordandosi anche che alcune coltivazioni possono accentuare o ridurre il sapore piccante dei rapanelli. Per alleviare la piccantezza del ravanello coltivatelo vicino alla lattuga, mentre grazie al cerfoglio potreste ottenere ortaggi più piccanti.

Malattie ed insetti del ravanello

Essendo una coltivazione a ciclo breve, è piuttosto complicato che i rapanelli possano essere colpiti da malattie fungine. In generale, prestando particolari e periodiche cure al terreno, il rischio che i rapanelli possano essere attaccati da peronospora e fusarium può essere ridotto quasi a zero.

Per quanto riguarda gli insetti ed i parassiti che possono compromettere il raccolto di ravanelli, i più ostici sono senza dubbio le altiche o pulci di terra, da debellare repentinamente con il piretro. Altri parassiti nemici di rapanelli ed altre crucifere sono: afidi, nottue e grillotalpe.

Quando raccogliere il ravanello

Il ravanello potrà essere raccolto un mese dopo l'inizio della semina; in caso di coltura invernale, potremo arrivare a dilatare i tempi arrivando a due mesi. L'importante è non indugiare troppo: il rischio, altrimenti, è quello di far indurire troppo la radice.