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La coltivazione del prezzemolo è davvero molto semplice da gestire, in orto come in vaso. L'importante, però, è proteggere le colture da avversità, come le malattie o gli insetti; dall'eccessivo ristagno idrico, così come dal rischio siccità e dal freddo. Scopriamo insieme quali sono i trucchi da mettere in pratica per avere un raccolto rigoglioso e pronto per essere sfruttato in tavola.
Il prezzemolo è una pianta aromatica perfetta per essere coltivata sul balcone. Il segreto per ottenere delle colture floride e pronte all'uso è di rispettare le stesse dritte che attueremmo se coltivassimo il prezzemolo in campo aperto.
Innanzitutto, l'irrigazione: la pianta di prezzemolo va annaffiata con costanza, ma senza esagerare, perché il ristagno ne comprometterebbe la crescita. altro aspetto da curare con rilevanza è la protezione dal freddo, specialmente nei casi invernali. Il prezzemolo in vaso va posizionato in un luogo soleggiato e, in caso di clima rigido, può essere coperto con un tessuto traspirante.
Una volta che la vostra piantina di prezzemolo sarà cresciuta potrete iniziare a raccogliere i primi mazzetti. La raccolta del prezzemolo si può svolgere da marzo a dicembre, semplicemente staccando le foglie più alte ed esterne e tagliando gli steli più vicini al terreno. Per favorire la continua crescita del prezzemolo, inoltre, eliminate i rami più esterni ed, eventualmente, anche i fiori della pianta.
Per coltivare in campo aperto il prezzemolo è necessario mettere in atto alcuni accorgimenti per rendere il suolo accogliente.
Si parte, anche in questo caso, dal capitolo irrigazione: il prezzemolo ha bisogno di essere costantemente bagnato ed ombreggiato con teli e reti nelle ore più calde della giornata per mantenere costante l'umidità, specialmente nei mesi estivi.
Altre operazioni importantissime da mettere in atto per permettere alla coltura dell'aromatica di crescere e "sbocciare" senza particolari complicazioni sono la pacciamatura e la rincalzatura del terreno. La prima è perfetta per tenere il prezzemolo al caldo (magari utilizzando un telo nero); la pacciamatura, invece, andrebbe effettuata nel periodo autunnale in modo da proteggere le coltivazioni dalle gelate invernali.
Nonostante sia una coltutra piuttosto resistente e resiliente, anche il prezzemolo può essere soggetto ad attacchi di malattie o di insetti.
In caso di aggressioni esterne, l'ideale sarebbe intervenire tempestivamente e in maniera radicale. In caso, per esempio, di un'aggressione da cercospora, il rimedio migliore da mettere in atto è quello di estirpare in maniera definitiva la pianta colpita. La cercospora si riconosce dalle inconfondibili macchie sulle foglie che possono seccare l'erba aromatica.
Per quanto riguarda le aggressioni da insetti, il prezzemolo teme gli afidi - che possono essere estirpati rimuovendo le parti della pianta attaccate - e le larve di maggiolino, facilmente eliminabili con il biologico olio di neem.
La fase di raccolta del prezzemolo - da consumare all'atto o da conservare in freezer - dipende molto dal periodo di semina. In generale, dopo due settimane dal trapianto si può cominciare a prelevare le prime foglie della pianta, che dovrà raggiungere almeno i 20 cm di altezza per poter essere ritenuta prolifica al cento percento.
Potremo raccogliere la deliziosa e nutriente erba aromatica da marzo a dicembre semplicemente tagliando cime o steli lasciando qualche centimetro da terra, in modo da favorire la ricrescita continua della coltura.