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La corretta coltivazione del pomodoro passa attraverso diverse accortezze da mettere in pratica per evitare di danneggiare e compromettere irrimediabilmente il raccolto.
Irrigare, eliminare le piante infestanti, sostenere le piante, prevenire l'insorgere di malattie, proteggere dall'aggressione degli insetti: scopriamo insieme, passo dopo passo, le corrette manovre per una coltivazione fruttuosa dei nostri pomodori.
Fornire il giusto sostegno alle nostre piante di pomodori attraverso dei tutori di vario genere è importantissimo non solo perché evitiamo che la pianta si pieghi o spezzi a causa dei frutti, ma anche perchè così le nostre colture sono più esposte al sole e più distaccate dal terreno e dal rischio di essere soggette ad eccessiva umidità.
Le opzioni di sostegno sono molteplici e passano dal semplice palo verticale nel terreno (in caso di piante a crescita determinata) a strutture più complesse, quali: struttura a gabbia (facilissima da creare da soli), palo a spirale, struttura a tenda o piramide, struttura a serra. I pali utilizzati per sostenere le piante possono essere realizzati in vari materiali, come legno, bambù, pvc.
La potatura della pianta è un'azione anch'essa imprescindibile per una coltivazione fruttuosa. Oltre a donare più luce ai pomodori, infatti, la potatura consente di arieggiare la pianta prevenendo la formazione di muffe e di incrementare la produzione dei frutti.
Nel caso di coltivazione di pomodori, il processo di potatura che si andrà ad attuare prende il nome di sfemminellatura, proprio perché le parti da recidere sono i germogli che si formano all'ascella delle foglie della pianta, chiamati cacchi o femminelle. E' necessario recidere alla radice tali germogli, in modo che non "rubino" alla pianta le energie necessarie per restare in forze. E' possibile strappare ogni femminella manualmente, prendendola tra le dita. Procedimento analogo si può attuare sui succhioni che crescono alla base della pianta.
Altra potatura da attuare a partire dal mese di settembre in poi è quella del germoglio centrale della pianta (cimatura), da non effettuare in caso di piante a crescita determinata.
Nonostante abbia bisogno di una ragionevole quantità d'acqua per crescere robusta e bella, la pianta di pomodoro teme il ristagno idrico.
La quantità d'acqua media richiesta ad una coltivazione di pomodoro, pioggia compresa, è di circa 600/900 litri, un dato che però sarà condizionato dalla località dove risiede la coltura e dalla tipologia di terreno che ospita le piante. In caso di periodo non particolarmente piovoso, si può procedere all'irrigazione della coltivazione una o due volte alla settimana, senza eccedere.
Per quanto riguarda la rotazione delle colture, essendo il pomodoro una pianta soggetta ad una super-concimazione, lascerà nel terreno abbastanza nutrienti per "sfamare" altre tipologie di raccolto, come quello dei legumi, dell'aglio o della cipolla.
La pianta di pomodoro è soggetta a diversi attacchi esterni da parte di insetti e all'insorgenza di malattie e fisiopatie di diverse natura ed entità.
La prevenzione gioca un ruolo fondamentale nella riuscita finale del raccolto. Se però potatura, corretta irrigazione e sostegni non dovessero bastare da soli a sostenere la coltivazione, potremmo allora ricorrere ad altri metodi per salvarla.
In caso di malattie funginee come la peronospora o il fusarium, oltre ad una corretta rotazione delle colture dobbiamo affidarci anche al buonsenso. Le piante colpite da tali spore e non salvabili vanno bruciate e gettate nell'immondizia: le loro ceneri non devono assolutamente essere riutilizzate nel compostaggio, pena un contagio irrefrenabile della coltivazione.
La peronospora si manifesta con un iniziale ingiallimento delle foglie; queste ultime poi cambieranno rapidamente colore, divenendo brune. Il fungo diventa rapidamente virale, colpendo altre foglie e i frutti, dove si mostra sottoforma di cerchi concentrici. I rimedi biologici migliori in caso di peronospora sono: poltiglia bordolese e prodotti a base di rame, in primis l'ossicloruro di rame.
Altre patologie che possono colpire le coltivazioni di pomodoro, oltre a quelle sopracitate, sono: alternaria (da contrastare con trattamenti di rame), verticillium (contro la quale, come nel caso del fusarium, occorre solamente disfarsi della pianta colpita), pitium o rizottonia (per scongiurarla occorre disinfettare il terreno), batteriosi (da contrastare con il rame).
I pomodori sono anche soggetti a fisiopatie, ovvero a condizioni ambientali anomale che possono compromettere la salute delle nostre piante.
La buona notizia è che si tratta di condizioni reversibili, che possiamo gestire ripristinando le corrette condizioni di vita della pianta.
Tra queste fisiopatie, ricordiamo:
Non mancano in natura, infine, gli insetti ed i parassiti golosi di pomodori: