Come coltivare melanzane

01/02/2021
by Raffaella

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Una volta conclusa l'importantissima fase della semina, potremo procedere con altrettanta attenzione alla fase della coltivazione delle nostre piante di melanzana.

Scopriamo insieme come ottenere un raccolto fruttuoso partendo dalle basi - il trapianto delle piantine in terra o in vaso - sino ad arrivare al tanto desiderato momento della raccolta dei frutti, ricordandoci di proteggere le nostre colture da parassiti e patologie. Addentriamoci, quindi, nel meraviglioso mondo delle melanzane.

Indice

Quando trapiantare le piantine

Tra gli ortaggi che crescono in clima mite, la melanzana può essere considerata una delle colture più estive in assoluto

Il periodo giusto per trapiantare le piantine di melanzana è quello compreso tra aprile e maggio, quando iniziano a fare capolino i primi caldi, ma possiamo procedere a questa importantissima fase anche nel mese di giugno a patto, però, di optare per una varietà precoce dato che i tempi di coltivazione e maturazione sarnno abbreviati significativamente.

La melanzana è una pianta che termina il suo ciclo vitale tra i mesi di settembre e novembre, in base anche alla località scelta per avviare la coltivazione. Se siete patiti di credenze popolari, infine, ricordate che piantine andrebbero trapiantate in fase di luna crescente.

Come trapiantare melanzane in vaso

Come già sottolineato per colture come peperoni e peperoncini, anche le melanzane possono tranquillamente essere coltivate in vaso, per la gioia di tutti coloro che non dispongono di spazi immensi per trapiantare le proprie colture!

Tutto ciò di cui avremo bisogno per una coltivazione in balcone e per un trapianto ben realizzato sarà un contenitore di ampie dimensioni, avente almeno diametro e profondità di 40 cm. Altro aspetto di vitale importanza per la nostra coltura riguarderà la giusta composizione del terriccio e la sua ricchezza di nutrimenti essenziali per la salute della piantina. Poniamo sul fondo del vaso ghiaia o argilla: entrambe vantano infatti un altissimo potere drenante prevenendo, quindi, il temuto ristagno idrico; il terriccio dovrà invece essere arricchito da compost maturo.

Dove trapiantare melanzane in orto

Avere la possibilità di poter coltivare le proprie melanzane in orto è un privilegio che però nasconde diverse insidie da poter gestire in tutta tranquillità partendo proprio dalla fase di trapianto delle piantine. Innanzitutto, dovremo porci una semplice domanda prima di inserire la piantina nel terreno: dove trapiantare le melanzane?

La scelta del sito giusto è determinante per ottenere una coltivazione fruttuosa. Le melanzane hanno bisogno di un terreno ben lavorato, ricco di sostanze organiche e che vanti un'esposizione parecchio soleggiata. Una volta scelta l'area di trapianto, lavoriamola con la vanga e arricchiamola di compost o letame maturi. Altri aspetti da tenere a mente sono:

  1. Seguire la giusta rotazione delle colture: mai trapiantare le melanzane in terreni precedentemente "abitati" da pomodori, patate, peperoni; inoltre è tassativamente sconsigliato far seguire le melanzane a piante esigenti in termini di nutrimento quali zucche, zucchine, angurie e meloni;
  2. Non tenere affiancate le colture di melanzane a quelle di patate, che possono attirare la temutissima dorifora, parassita che aggredisce entrambe le colture. Le coltivazioni "amiche" della salute della melanzana? Presto detto: fagioli e fagiolini, avversarie temutissime del sopracitato, odioso parassita.

Come trapiantare melanzane in orto

Trapiantare la piantina in campo aperto è facilissimo. Prima di tutto, dopo aver preparato il terreno ed il sesto di impianto, scaviamo una piccola buchetta atta ad ospitare la piantina con tutto il suo panetto di terra. Una volta attuata questa fase, togliamo con estrema delicatezza la piantina dal vaso - lasciata almeno un paio di giorni all'aria aperta, per acclimatarsi - ed adagiamola con altrettanta cura nel terreno.

Una volta posta la piantina nella buchetta, riempiamola con la terra e compattiamo bene la zona, evitando di far entrare aria nella buchetta; controlliamo che la piantina sia ben dritta ed infine, irrighiamo la zona, avendo cura di bagnare spesso la giovane pianta.

Per quanto riguarda il capitolo concimazione, limitiamoci in caso al solo humus di lombrico in questa fase, perché qualsiasi concime resterebbe troppo a contatto diretto con le radici.

La distanza tra le piantine in fase di trapianto è un aspetto imprescindibile se vogliamo ottenere un raccolto invidiabile. Le piantine vanno poste in file distanti tra loro almeno un metro; le stesse saranno distanti l'una dall'altra sulla stessa fila almeno 70 cm.

Fasi di coltivazione della melanzana

Le piante di melanzana hanno bisogno di essere protette dall'imperversare non solo di malattie o parassiti, ma anche di erbe infestanti; ecco perchè le classiche operazioni di potatura, sostegno e rincalzi sono ritenute vitali per la salute delle coltivazioni. Ricordiamo anche che l'eccesso di azoto può danneggiare le colture: questo dettaglio è bene ricordarlo in fase di concimazione delle piante.

Dopo aver proceduto alla sarchiatura attorno alle piantine più giovani, ricordiamoci anche di:

  1. Porre dei sostegni nel terreno, magari dei tutori in bambù o plastica, per evitare che i frutti della melanzana pieghino o spezzino i rami della pianta;
  2. Rincalzare le piantine, portando un pò di terra ai piedi del fusto, per fornire ulteriore stabilità;
  3. Potare la pianta, con il procedimento della sfemminiellatura dei germogli ascellari in maniera analoga a quella già vista per il pomodoro.

Come irrigare le piantine

La pianta di melanzana è piuttosto forte e, a differenza di altre colture, radicando in profondità teme poco la siccità. Si può quindi ricorrere ad un impianto di irrigazione a goccia oppure a pioggia, per bagnare progressivamente la coltura prevenendo il ben più pericoloso ristagno idrico.

Rotazione delle colture

Una corretta rotazione delle colture è fondamentale per garantire alle melanzane salute e crescita. E' sconsigliato coltivare la melanzana in un'area dove è stata precedentemente coltivata una pianta della stessa famiglia (quella delle solanacee, della quale fanno parte anche peperoni, patate e pomodori). E' altresì vietato coltivare in aree dove sono state poste leguminose in precedenza, perché si tratta di piante che fissano azoto nel suolo, la cui eccedenza è rischiosa per i fiori della melanzana.

Malattie e parassiti

Nonostante siano piante molto resistenti, le melanzane possono essere oggetto di attacchi da parte di insetti e malattie, prevenibili con una corretta cura del suolo e curabili con rimedi naturali.

Il rame può essere utilizzato con attenzione in caso di patologie quali la peronospora, il fusarium ed il ben più letale verticillium daliae, che può uccidere rapidamente la pianta dopo averne ostruito i vasi.

Tra gli insetti ed i parassiti nemici della melanzana annoveriamo i sempreverdi afidi - eliminabili manualmente o con rimedi naturali quali il sapone di Marsiglia -; il coleottero noto come dorifora, del quale è possibile rimuovere manualmente larve e uova e che può essere debellato con olio di neem, piretro e bacillus thuringensis; il ragnetto rosso, contrastabile con zolfo, aglio o sapone di Marsiglia.

Cascola dei fiori

A differenza di malattie e parassiti le melanzane corrono maggiore rischio di cascola dei fiori, che può insorgere in caso di temperature elevate, eccesso di azoto o scarsità d'acqua nel terreno: tutti inconvenienti che possono essere prevenuti con una protezione dall'eccesso solare, una corretta irrigazione e con un controllo delle quantità di azoto.

Quando si raccoglie la melanzana

La melanzana è una pianta che produce moltissimo nei mesi estivi e che muore a novembre; la raccolta dei frutti, dunque, avverrà in questo periodo di tempo, dieci giorni dopo l'allegazione dei fiori.

Bisogna porre attenzione all'aspetto e alla consistenza della melanzana: essa, infatti, va colta prima che si indurisca ed il suo aspetto estetico deve essere contraddistinto da una bella buccia brillante.

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