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La pianta di fagiolo, oltre ad essere semplice da gestire in fase di coltivazione, può essere gestita in maniera ottimale in orto così come in vaso, diventando una coltura immancabile nel vostro orto su balcone. Il segreto per gestire tale coltura è quello di mettere in pratica tutte le operazioni di lavorazione del terreno; non dimentichiamo, inoltre, di proteggere la coltivazione da malattie ed insetti e di fornire alle rampicanti i giusti sostegni per crescere sane e rigogliose.
Addentriamoci, allora, nel magico universo dei fagioli: dalla A alla Z scopriamo tutti i segreti per una coltivazione da Oscar!
Il fagiolo è una coltivazione che ben si presta ad essere gestita in vaso. Il trucco per ottenere colture impeccabili e raccolti deliziosi anche in orti "in miniatura" è tenere conto degli stessi fattori che prendereste in considerazione se coltivaste i fagioli in orto.
Innanzitutto, accertiamoci che il balcone che ospiterà le nostre piante sia ben esposto: il fagiolo ha infatti bisogno di luce per crescere sano. L'ideale è avere balconi esposti ad est, ovest, sud-est o sud-ovest in modo da ottenere la giusta razione di raggi solari per le nostre colture. Una volta trovata la "location" giusta, pensiamo al vaso atto ad ospitare le nostre piantine: serve un contenitore di almeno 30 cm di profondità, perché le radici delle piante di fagioli tendono a scendere in profondità nel terreno.
Si, quindi, a cassoni di coltivazione oppure a vasi lunghi tipo fioriera; anche i vasi tondi vanno bene, perfetti sia in caso di varietà di fagioli nani che rampicanti. Una volta scelto il vaso giusto, dovremo occuparci della scelta del terriccio ottimale per gestire la coltivazione delle piantine. Se acquisteremo del terriccio universale, dovremmo assicurarci che non sia "arricchito" di composti chimici e di miscelarlo con terra di campagna, ricca di sabbia, limo ed argilla. Il terriccio sarà poi arricchito con compost che potremo ottenere a casa, grazie alla creazione di una compostiera. Altri ingredienti da aggiungere al terreno sono: macerato d'ortica, stallatico pellettato e farina di roccia.
Ultimi ma non importanza, due aspetti-chiave per gestire la coltivazione di fagioli in vaso: la creazione di sostegni per le piante rampicanti (si possono utilizzare due o tre canne di bambù alle quali legare una rete oppure acquistare i classici sostegni di legno fatti a rombo) e l'irrigazione delle colture (bisogna innaffiare molto, in base soprattutto alle condizioni climatiche alle quali la coltura è sottoposta con acqua a temperatura ambiente e facendo attenzione a bagnare solo il terriccio e non la parte area della pianta).
Prima di procedere ad una corretta coltivazione di piante di fagioli nell'orto, ricordiamoci di trattare il terreno con le sempreverdi operazioni di sarchiatura e zappettatura.
Com'è noto, infatti, le coltivazioni di ogni genere possono cadere "vittime" di attacchi da parte di erbe infestanti: un monitoraggio periodico delle colture permetterà di estirpare rapidamente queste "erbacce". La zappettatura, invece, permetterà al terreno di arearsi a dovere ed eviterà la formazione di una crosta più compatta in superficie.
In caso di coltivazione in orto, le piante di fagioli avranno bisogno di acqua solo al momento della fioritura.
In caso di fagioli nani l'irrigazione potrà essere effettuata due volte; in caso di piante rampicanti, invece, bisogna irrigare con poca acqua ogni 7/10 giorni.
Se le piante di fagiolo rampicanti hanno bisogno di sostegni per ergersi fiere verso il cielo, la varietà di fagiolo nano avrà bisogno di un rincalzo per mantenersi eretta ed avere un fusto che sia sostenuto alla base. Il consiglio è quello di rincalzare la coltura quando la pianta ed il terreno sono perfettamente asciutti, per prevenire l'insorgenza di muffe nocive per la coltivazione.
Il fagiolo è una coltura famosa per il suo rilascio di azoto nel terreno. Ecco perchè è perfetta per preparare il suolo per colture come quelle appartenenti alle solanacee (come pomodoro, patata e melanzana). Per quanto riguarda possibili consociazioni, sarà ottimale coltivare fagioli vicino ad insalata, rapanelli e pomodori. Accoppiamenti "out"? Quelli con aglio e cipolle.
Le piante di fagioli possono essere soggette ad attacchi di patologie, parassiti o insetti che possono comprometterne - parzialmente o totalmente - il raccolto.
Per quanto riguarda le patologie - che andrebbero tenute a bada tramite una importante opera di prevenzione, osservando attentamente l'andamento della coltivazione, irrigando solo il terreno e badando alle corrette consociazioni nell'orto - la pianta di fagiolo può essere soggetta a marciume del colletto (insidiosa in caso di umidità e basse temperature), marciume radicale (malattia funginea che compare in caso di eccessiva umidità) e batteriosi quali pseudomonas, ruggine e xanthomonas. Tali patologie possono essere contrastate biologicamente con il Thricoderma, fungo antagonista da spargere sul terreno seguendo attentamente le istruzioni riportate sulla confezione.
Tra gli insetti ed i parassiti nemici giurati del fagiolo annoveriamo i "soliti" afidi - in particolare l'afide nero della fava - che possono essere rimossi manualmente oppure eliminando la parte di pianta colpita e il tonchio - coleottero che sverna sui semi e può causare ingenti danni al raccolto -. Come prevenire una infestazione da tonchio? Provate a mettere i semi in microonde per qualche minuto: il vostro fagiolo vi ringrazierà.
Quando raccogliere i fagioli? Il momento giusto per la raccolta è facilissimo da identificare: i fagioli pronti per la raccolta saranno maturi, con il bacello colorato prossimo ad appassire. In genere dal periodo della semina dovranno passare circa 80-120 giorni, tenendo anche conto della varietà di fagiolo seminata e coltivata.
In caso volessimo utilizzare il fagiolo come seme per la prossima coltivazione, basterà lasciarlo sulla pianta a seccare: quando avrà perso circa il 60 percento del suo peso, sarà pronto per essere seminato. I fagioli da consumare possono invece essere conservati in freezer.