Come coltivare broccoli

12/16/2020
by Mirco AliSeeds

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La fase di coltivazione dei broccoli è importantissima al fine di ottenere ortaggi rigogliosi e gustosi al palato.

Dopo aver effettuato il trapianto delle piantine dal contenitore all'orto, possiamo procedere alla coltivazione vera e propria del broccolo. E' necessario prestare attenzione agli agenti esterni che possono attaccare le nostre crucifere, dalle malattie agli attacchi di insetti. Scopriamo insieme come nutrire, proteggere ed irrigare le nostre piante di broccolo, per arrivare alla fase della raccolta con il sorriso sulle labbra.

Indice

Cura del terreno ed irrigazione

Una volta trapiantate le piantine di broccoli nel terreno, è importantissimo avere cura della coltivazione, che necessita in primis di un'irrigazione moderata e frequente, specialmente nei mesi estivi. Il suolo non deve rimanere mai secco, pena la perdita futura dei broccoli.

Altro aspetto essenziale nella fase successiva alla semina è la cura dell'area dell'orto delegata alla coltivazione dei broccoli. Si tratta di pochi, semplici ma fondamentali procedimenti per non mettere a repentaglio la salute delle verdi crucifere. Si parte dalla fase di sarchiatura, ovvero la lavorazione superficiale del terreno per consentire non solo alle radici di prendere aria, ma anche di evitare la formazione di erbacce nonché di croste superficiali sul terreno. Si tratta di un processo piuttosto delicato, da effettuare con zappa o sarchiatore facendo molta attenzione a non rovinare le radici.

Non dimentichiamo, inoltre, di fornire le piantine di un rinforzo e di procedere con la pacciamatura dell'area attorno alle piantine di broccoli, sia nei mesi estivi (per proteggere i broccoli dall'eccessivo caldo, preservando l'umidità del terreno), sia durante i periodi invernali (per tutelare le piantine dal freddo, mantenendo il suolo caldo). 

Malattie ed insetti

Come quasi tutte le colture, anche quelle di broccoli e crucifere in genere possono subire attacchi esterni da parte di insetti o essere soggetti a malattie che possono compromettere la buona riuscita della coltivazione.

Tra gli insetti più pericolosi per le nostre piante di broccolo, troviamo:

  • Cavolaia, bruco di colore verde solo in apparenza innocuo (è golosissimo di broccoli ed altre crucifere);
  • Nottua, bruco generato dalla falena;
  • Afidi, noti anche come pidocchi delle piante;
  • Mosca bianca (nota come trialeurodide).

Gli attacchi di questi voracissimi insetti possono essere tenuti a bada con metodi naturali, come macerati a base di aglio od ortica, oppure con prodotti specifici di origine naturale come il bacillus thuringiensis (perfetto contro cavolaie e nottue), da spargere sul terreno durante le ore serali.

Non solo insetti: le coltivazioni di broccolo possono anche soffrire di alcune specifiche patologie, quali l'ernia del cavolo (difficilmente curabile, ma prevenibile con un'accurata analisi del ph del terreno ed un'eventuale, conseguente "correzione" con prodotti specifici in caso di eccessiva acidità del suolo, nonché effettuando una rotazione delle colture ed evitando i ristagni idrici) e l'alternaria, un fungo che genera una muffa che può causare nelle persone reazioni allergiche di varia entità.

Come con gli insetti, anche in caso di malattie è possibile intervenire con prodotti specifici per contrastare soprattutto muffe e funghi: macerato di equiseto e trattamenti a base di rame (questi ultimi da evitare in caso si desideri una coltivazione totalmente atossica) possono rivelarsi efficaci; ad essi vanno, ovviamente, affiancati comportamenti importanti da mettere in atto per tutelare i broccoli, come un corretto drenaggio del suolo.

Fase della raccolta

Ci siamo, finalmente: dopo aver affrontato tante avversità e aver protetto e ben nutrito la nostra coltivazione, è giunto il tanto agognato momento della raccolta dei broccoli!

Il periodo migliore della raccolta è generalmente fissato nei mesi compresi tra ottobre e dicembre (nelle regioni meridionali si può anche posticipare la raccolta ai mesi invernali). Del broccolo si raccolgono le infiorescenze (ovvero il raggruppamento dei fiori ammassati uno accanto all'altro) prima che i fiori si schiudano. Le infiorescenze devono essere sode e ben formate. Dalla pianta che resterà senza infiorescenze ne usciranno altre e non solo dal primo grumolo: i famigerati, golosissimi broccoletti, infatti, altro non sono che sono mini-infiorescenze che emergono dagli ascellari della pianta. 

Una volta terminata la raccolta, non resta che cucinare i broccoli come meglio desiderate... e buon appetito!

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