Come coltivare asparagi

12/18/2020
by Mirco AliSeeds

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Finalmente ci siamo: dopo la delicata fase della semina possiamo dedicarci alla coltivazione vera e propria del nostro asparago!

Esistono in natura diverse tipologie di asparagi, ognuna delle quali caratterizzata da un diverso colore. Il più conosciuto e consumato è il classico asparago verde, che risulta essere anche il più semplice da coltivare. La varietà bianca si ottiene coprendo di terra i turioni in modo che restino morbidi e non diventino verdi; esistono anche degli asparagi tendenti al viola o al rosa, come il famoso asparago di Mezzago (Brianza).

Indice

Gli step della coltivazione: sarchiatura, irrigazione, rincalzo, pacciamatura

Per ottenere un raccolto di asparagi prolifico è necessario compiere dei processi semplici ma importantissimi. In primis, la sarchiatura, al fine di tenere lontane dall'asparagiaia erbacce infestanti. Si tratta di un'azione faticosa, ma necessaria.

Non dimentichiamoci, ovviamente, di irrigare la nostra asparagiaia: durante i primi due anni di coltivazione, tenere il terreno ben idratato sarà fondamentale. Nella fase successiva della coltivazione non dovremo bagnare troppo le piante, bensì evitare con piccole e frequenti innaffiature che il terreno si secchi.  Altri processi imprescindibili alla riuscita di un'ottima raccolta di asparagi sono quelli di rincalzo e pacciamatura, quest'ultima da attuare anche in primavera oltre che in inverno.

Consociazioni e rotazioni

Come evidenziato durante il processo di semina dell'asparago, la pianta ha bisogno di moltissimo spazio per crescere rigogliosa. Ecco perché potrebbe sembrare ostica la consociazione con altre piantagioni. Ostica, si, ma non impossibile, specialmente durante i primi due anni di coltivazione. 
Esistono coltivazioni, come quella delle carote, perfette come "vicine di casa" dell'asparago, perché tengono lontani insetti e parassiti devastanti per quest'ultimo. Altre consociazioni possibili con le colture di asparagi sono: insalate, zucche, zucchine, cetrioli.

Per quanto riguarda il processo di rotazione delle colture, è tassativo evitare di coltivare gli asparagi subito dopo le patate: i tuberi possono, infatti, stimolare la formazione di patologie funginee nel terreno che possono compromettere la futura raccolta degli asparagi.

Malattie e parassiti

Come tutte le coltivazioni, anche le colture di asparagi sono soggetti a malattie e parassiti che possono comprometterne in maniera significativa la salute. La prevenzione di tali infestazioni è importante: le piante di asparagi non vanno concimate troppo, mentre va mantenuta costantemente pulita l'area attraverso il sopracitato processo di sarchiatura. Anche una corretta irrigazione può contribuire a prevenire attacchi indesiderati alla coltivazione: è consigliabile optare per l'ala gocciolante, metodologia che consente l'idratazione della piantagione di asparagi senza bagnare la parte aerea delle piante.

Il macerato di equiseto è un rimedio naturale veramente miracoloso per la salute di asparagi ed altre verdure. Esso può essere sparso anche sulla parte area delle piante, per rafforzarle e proteggerle dagli agenti esterni.

Ciò premesso, possiamo elencare le malattie ed i parassiti nocivi per i nostri asparagi. Tra le patologie che possono colpire le nostre coltivazioni, annoveriamo:

  • Mal vinato: malattia funginea che si manifesta con una velatura di colore rossiccio che colpisce la base della pianta, infettando radici, rizomi e in ultima fase i turioni. In questo caso poco o nulla può essere fatto, se non eliminare le piante infette;
  • Fusariosi: un fungo che colpisce le parti radicali e il rizoma dell'asparago, causato dal ristagno idrico. Si manifesta con ingiallimenti e avvizzimenti della pianta e con marciume delle radici;
  • Ruggine: si manifesta con macchie giallastre o rossastre e colpisce la parte aerea della pianta, causando il disseccamento delle aree soggette. E' importante, una volta identificata, eliminare le parti colpite della pianta.

Tra i parassiti nemici degli asparagi, invece, ricordiamo:

  • Mosca della cipolla: può essere tenuta a bada tenendo affiancate le coltivazioni di asparagi e carote, oppure utilizzando il bacillus thuringiensis;
  • Afidi: possono essere eliminati gradualmente una volta identificati (con l'acqua o potando le piante), oppure essere sconfitti con preparati naturali, quali: olio di neem, sapone di Marsiglia diluito, macerati di peperoncino, ortica, aglio, felce.

Raccolta

La raccolta degli asparagi si svolge tra aprile e giugno e si attua in maniera scalare.

Si tagliano con un coltellino o un apposito attrezzo per la raccolta degli asparagi i turioni che abbiano raggiunto almeno i 12 cm di altezza dal suolo. Il taglio si effettua qualche centimetro sotto il livello del terreno.

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