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Che sia in vaso oppure in campo aperto, la coltivazione della particolarissima maggiorana non richiederà salti mortali, ma solo la corretta effetuazione di alcune operazioni semplici quali l'irrigazione, la protezione dal freddo eccessivo, la potatura.
Scopriamo insieme tutti i passaggi da effettuare per ottenere foglioline sane, fresche e pronte all'uso.
La maggiorana è una delle piante aromatiche più adatte ad essere gestita in mini-orti su balcone, veranda o terrazzo, perché necessita di pochissime cure e perché è possibile usufruire immediatamente delle aromatiche foglie che produrrà, a patto di ricordare qualche trucchetto importantissimo per salvaguardare la coltura.
Il vaso contenente la pianta va posto in luogo ben illuminato e caldo: la maggiorana, infatti, teme le basse temperature. Allo stesso modo la lamiacea teme i ristagni idrici, ragion per cui non serve irrigarla continuamente e in maniera abbondante. Nelle prime fasi di vita della piantina e durante il periodo di fioritura la maggiorana avrà bisogno di maggior apporto idrico, ma sempre da distribuire con moderazione.
Passiamo all'annoso problema dei parassiti: la maggiorana è pressochè inattaccabile da aggressioni di insetti o patologie, tanto che l'aromatica è utilizzata come repellente negli orti. In rari casi, però, l'aglio potrebbe rivelarsi un alleato vincente, sia sottoforma di macerato che utilizzandone uno spicchio da interrare vicino alla coltura.
Per quanto riguarda concimazione e potatura, ricordiamo sempre che la maggiorana non necessita di "potenziamenti" particolari: basterà arricchire al bisogno il terreno con del compost o preparati a base di azoto, fosforo e potassio. La cimatura di apici e fiori della pianta, al contrario, risulterà essere un'operazione vincente al fine di ottenere una coltura più sana, robusta e prolifica.
La coltura della maggiorana ha bisogno di essere protetta nei periodi invernali: la pianta, infatti, teme il freddo, dal quale potrà essere tutelata adottando un sapiente lavoro di pacciamatura, al fine di evitare che le radici gelino.
Altra importante azione da effettuare sull'aromatica è la potatura. Basterà accorciare annualmente i rami della pianta nei mesi di gennaio o febbraio, posticipando al periodo autunnale tale operazione in caso la pianta sia coltivata in aree geografiche più fredde.
Un'annaffiatura periodica ma moderata è consigliata nei primi periodi di vita della pianta di maggiorana. Successivamente sarà importante limitare le irrigazioni ai soli periodi di forte siccità, giacché la coltura teme i ristagni idrici e potrebbe sviluppare malattie fungine proprio a causa dell'eccessiva annaffiatura.
La parte della maggiorana commestibile ed utilizzata fresca oppure essiccata in cucina è la foglia, che può essere raccolta in ogni momento prelevando il rametto che la ospita dalla cima, scegliendo tra i rami meno legnosi.
In alternativa, si possono raccogliere ed essiccare rami interi, per ottenere una spezia in polvere pronta ad insaporire qualsivoglia piatto.