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La coltivazione della barbabietola consta di pochi, semplicissimi passaggi che consentono all'ortaggio di crescere rigoglioso e di essere così pronto a riempire le nostre tavole di colore e di un gusto straordinari. Dobbiamo ricordare come sempre, in primis, che le piantine di barbabietola vanno tutelate dalla siccità e dall'attacco di malattie, insetti, erbe infestanti che possono comprometterne la naturale crescita.
Bastano pochissime mosse per ottenere un raccolto rigoglioso: scopriamole insieme!
Per ottenere una coltura rigogliosa, dobbiamo in primis prenderci cura del terreno nel quale stiamo coltivando le nostre barbabietole. Gli step di una corretta coltivazione sono sempre gli stessi:
Come ogni coltivazione che si rispetti, anche quella di barbabietole, nonostante sia poco "esigente", può essere attaccata da insetti e malattie che possono comprometterne la salute. La prevenzione gioca un ruolo importantissimo per tenere lontani parassiti e patologie: la pacciamatura e la lotta al ristagno idrico possono tenere lontani "ospiti indesiderati"; nel caso, però, sia troppo tardi per prevenire, potremo ricorrere a rimedi più "massivi", da utilizzare con moltissima parsimonia, però, perché tossici.
E' finalmente giunta l'ora di raccogliere le nostre barbabietole! In generale occorrono circa due mesi per procedere alla raccolta dell'ortaggio (anche se ogni coltura può provvedere cicli più o meno lunghi).
La radice è ben visibile al suolo e può essere raccolta a prescindere dalla sua grandezza, perchè la barbabietola non prevede una maturazione vera e propria. L'unico consiglio è quello di non far crescere la radice oltre i 10 cm di diametro, perché altrimenti rischierebbe di indurirsi e di non essere più buona. Potrete anche mangiare le foglie della barbabietola, cuocendole semplicemente come biete o erbette.