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Alzi la mano chi non ama condire i propri pasti con un piccante peperoncino!
In natura esistono infinite varietà di peperoncino, la cui corretta coltivazione e crescita dipende moltissimo dalla scelta del periodo giusto della semina. Più la varietà è piccante, maggiore sarà il calore di cui i semi avranno bisogno per poter diventare piante rigogliose e poterci donare peperoncini deliziosi e "spicy" al cento percento.
Per ottenere degli ottimi peperoncini l'ideale sarebbe cominciare il periodo di semina tra gennaio ed aprile, anche se poi ogni varietà presenta alcune indicazioni specifiche. La semina del peperoncino e la sua successiva coltivazione richiedono, in generale, delle temperature piuttosto miti e la presenza del sole al fine di ottenere un risultato soddisfacente.
Oltre all'acquisto di sementi, è possibile conservare i semi del peperoncino dell'anno precedente, ovviamente armandosi di guanti (il peperoncino contiene capsaicina, responsabile della piccantezza del frutto) e di attenzione. Il procedimento è semplice: eseguite un taglio dal picciolo all'apice del frutto su entrambi i lati (non tagliate a metà il peperoncino, potreste danneggiare i semi); prelevate con dolcezza i semi e conservateli in un pezzo di carta casa, contrassegnando con un pennarello od una penna la tipologia del peperoncino.
Una volta ottenuti o acquistati i vostri semi, potrete procedere al processo di semina, da effettuare in vasi con terriccio o ricorrendo all'espediente con lo scottex.
Per quanto riguarda la semina in vaso, si procede in maniera analoga al peperone dolce. Si parte riempiendo i vasi o i contenitori alveolati con terriccio adatto alla coltivazione, arricchito se possibile con humus di lombrico. Il seme del peperoncino va interrato a non più di un centimetro di profondità e bisogna innaffiare delicatamente il terriccio tutti i giorni.
Per quanto riguarda le temperature per favorire la germinazione, queste devono sempre aggirarsi intorno ai 20 gradi; sarebbe consigliabile oscillare tra i 20/25 gradi diurni ed i 18 gradi notturni. Altro parametro importante per alcuni agricoltori riguarda la fase lunare: i peperoncini andrebbero seminati in luna crescente.
Un'alternativa alla classica semina in vaso può essere la seminiera in scottex: un rimedio facile ed economico che consente di seguire l'evoluzione della piantina step by step. Grazie a questo metodo, infatti, i semi restano sempre in bella vista ed è possibile quindi accudirli nel modo giusto.
Per seminare i peperoncini con il metodo scottex, procuratevi una scatola di plastica trasparente (possibilmente quadrata o rettangolare) dotato di un coperchio forato (piccoli fori), per far circolare l'aria. Procuratevi poi una varietà di carta scottex bianca e non troppo spessa: una decina di fogli di carta saranno sufficienti. Bagnateli con un nebulizzatore oppure goccia a goccia con acqua, in modo che siano bagnati ma non fradici, e poneteli alla base del contenitore. Una volta posizionati i fogli, potete disporre su di essi alla giusta distanza i semi.
Ricordate che troppa acqua potrebbe provocare l'insorgere della muffa, mettendo a repentaglio la salute della nostra coltivazione; in caso di eccessiva umidità, tamponate con un altro foglio di carta assorbente l'acqua in eccesso. Una volta preparato il vostro semenzaio con lo scottex, ponete il contenitore in un luogo caldo, come le vicinanze di un termosifone, e mantenete una temperature costante tra i 28 ed i 30 gradi.
Se notate la formazione di condensa sul contenitore, potete stare tranquilli: è naturale che si formi, perché garantisce che all'interno del contenitore è presente la giusta umidità. Qualora questa condensa sparisca, provvedete a bagnare leggermente lo scottex.
Questo metodo, perfetto per consentire la nascita della pianta, ha una pecca: non va bene per la crescita, perché le radici tendono a penetrare all'interno della carta. E' necessario, quindi, provvedere a trasferire la piantina a terra appena escono le prime due foglioline dalla piantina.
L'umidità garantisce alla piantina di uscire dal seme, perché questo viene ammorbidito proprio dall'umidità stessa. Talvolta, però, può accadere che la piantina, non riuscendo a rompere il seme, cresca internamente e che, irrimediabilmente, muoia. Per evitare di perdere la vostra piantina, potete ammorbidire i semi con un bagno di camomilla tiepida per almeno 24/36 ore.
Esiste, inoltre, una variante della semina con carta scottex proposta da Diavolo Piccante. Seminare il peperoncino grazie a questo metodo è a dir poco sorprendente ed insieme innovativo: è importante, innanzitutto, procurarsi uno o più bicchieri di plastica (in base alle varietà di peperoncino che intendete coltivare e che contrassegnerete con un pennarello proprio all'esterno del bicchiere stesso).
Una volta contrassegnati i bicchieri, utilizzate i trattini esterni come unità di misura e riempite il bicchiere di carta igienica fino all'ultimo trattino in cima. Pressate leggermente la carta igienica e bagnatela delicatamente prima di posare in cima i semi di peperoncino. Solo a questo punto entrerà in gioco la carta scottex, utilizzata per coprire i semi.
La scelta della carta igienica come "base" per i nostri semi è presto spiegata: rispetto alla carta casa, quella igienica è più morbida e oltre a favorire la prima fase della crescita dei semi permette di trapiantare le future piantine riducendo a zero il rischio di rovinare le radici.
La semina e coltivazione tramite metodo indoor è l'ideale per favorire la nascita delle piantine di peperoncino anche in caso di temperature non esattamente favorevoli. Le piantine di peperoncino hanno bisogno di almeno sei mesi dalla semina per diventare rigogliose e poter essere raccolte e spesso è necessario anticipare il periodo di semina per ottenere una coltivazione pronta ad essere consumata o commercializzata.
In questi casi, il ricorso ad una grow box può rappresentare la migliore alternativa alla classica semina in vaso. Bisogna tenere presente che la coltivazione indoor è piuttosto dispendiosa in termini energetici e di gestione di ventilazione e riscaldamento. Ciò, però, non scoraggia alcuni contivatori a prediligere tale opzione per tutta la fase di genesi del peperoncino, a partire dalla semina.
La grow box può essere acquistata (con prezzi che oscillano tra i 50 ed i 200 euro), oppure può essere creata partendo da una scatola accessibile all'interno alla quale attaccare apparati per lampade, ventilazione, riscaldamento, da comperare a parte. La grow box ideale per la coltivazione del peperoncino sin dalla semina deve essere alta almeno 80/90 cm e larga e profonda almeno 40 X 40 cm oppure 100 X 50 cm.
I materiali che compongono questa scatola per la coltivazione indoor devono essere solidi ed isolanti internamente. Sempre all'interno la grow box deve essere dotata di pareti composte da materiale riflettente come il Mylar o, nel caso del fai da te, del semplicissimo alluminio.
Le grow box in commercio presentano spesso un'apertura a tenda (grow tends), rigida e pratica al contempo. Le grow box dispongono inoltre di un sistema di riscaldamento per mantenere la temperatura costante, ma è possibile anche applicare alla base della scatola un cavo riscaldante oppure acquistare dei tubi riscaldatori appositi, per garantire uniformità di calore all'interno della scatola.
E' importante monitorare sempre la temperatura, in modo che non scenda mai sotto i 20 gradi. E' possibile farlo grazie all'ausilio di un termoigrometro, che misura anche il grado di umidità all'interno del grow box. Umidità, irrigazione ed illuminazione sono parametri importanti da tenere sotto controllo specialmente in caso di semina e coltivazione indoor. Nel caso della grow box, usiamo dell'acqua lasciata riposare per almeno un giorno per far disperdere nell'aria il cloro e misuriamone il ph (che deve essere almeno a 6). L'umidità deve essere mantenuta sotto controllo: se stagnante, può provocare la morte di semi e future piante. Garantiamo, inoltre, un corretto riciclo dell'aria ricorrendo ad un impianto di ventilazione adeguato.
Altro importante fattore per ottenere dei peperoncini ottimi indoor è l'illuminazione. Per la semina e coltivazione in grow box occorrono luci fredde, con una gradazione colore intorno ai 6500k. E' consigliabile ricorrere a neon o led a basso consumo, che garantiscono un'illuminazione più uniforme. In caso di coltivazione in toto in grow box è necessario simulare l'alternanza dì/notte per garantire alle piantine di peperoncino una corretta crescita. Per ottenere ciò, si può ricorrere ad una presa temporizzata che lasci accese le luci per 18 ore, spegnendole per le restanti sei.