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E' l'ingrediente principe del celeberrimo pesto alla genovese e può essere consumato crudo nelle insalate, così come può essere utilizzato per insaporire salse e sughi. Si tratta del basilico, una delle erbe aromatiche più amate dagli Italiani. Una coltura delicatissima, che ha bisogno di essere protetta dal freddo sin dalle primissime fasi di semina: si tratta di una coltura che necessita di attenzioni ma che può regalare tantissime soddisfazioni, specialmente al palato.
Nonostante siamo abituati ad acquistare delle piantine di basilico da appartamento, questa coltura, appartenente alla famiglia delle lamiacee, può raggiungere davvero delle altezze considerevoli in campo aperto, arrivando ad un'altezza record di ben 60 cm! Mica male per una delle erbe aromatiche più utilizzate in cucina, la quale vanta almeno una cinquantina di varietà presenti in natura, tra le quali ricordiamo:
A seconda della varietà di basilico, i fiori della pianta assumeranno gradazioni bianche o viola; all'interno dei fiori possono risiedere sino a 600 piccolissimi semi della pianta.
Per prelevare i semi di basilico direttamente dalla propria coltivazione, bisognerà assicurarsi in primis che le piante godano di ottime condizioni, anche perché sarà necessario non cimarle per ottenere un maggiore quantitativo di semi.
L'osservazione della pianta è fondamentale per capire quando poter prelevare i semi dalla stessa. Una volta avviata la fase di fioritura, dovrete semplicemente aspettare che i fiori cadano e che le spighe del basilico si secchino, assumendo una colorazione marrone: quello sarà il momento giusto per ottenere i semi.
Prelevare i semi dalla pianta di basilico è semplicissimo: tagliate le spighe secche e strofinatele tra le mani in modo da ottenere i semi. Questi ultimi andranno conservati al buio e in un ambiente asciutto: la loro corretta conservazione garantirà una durata germinativa dell'aromatica di 4-5 anni circa.
Come sottolineato all'inizio del post, il basilico teme un solo nemico: il freddo. Ecco perché è più che mai necessario garantire delle temperature miti sin dalla fase di semina, che non scendano mai sotto i 10 gradi. In caso di semina in campo aperto sono da prediligere le aree soleggiate.
Altro fattore da tenere in altissima considerazione è la scelta e la cura del terreno dedito alla semina. Il basilico è una coltura che ha bisogno di essere irrigata spesso ma che teme il ristagno idrico ed il cui terreno va gestito con lavori di zappatura, pacciamatura, vangatura e livellatura con il rastrello. Altro elemento importante riguarda il nutrimento del suolo: è bene arricchirlo con sostanza organica.
La semina del basilico direttamente in campo aperto, proprio a causa dell'incognita legata alle condizioni climatiche di un determinato territorio non è in genere ritenuta l'opzione migliore.
Per una corretta germinazione dei semi di questa preziosa pianta aromatica - che in condizioni ottimali dovrebbe durare un lasso di tempo stimato tra le due settimane ed i 20 giorni - si consiglia di ricorrere ad un orto in semenzaio, che consente sia di mantenere sotto controllo la temperatura (che non deve mai scendere al di sotto dei 10 gradi) che di anticipare significativamente i periodi di semina. Ricordiamo che l'intero ciclo colturale del basilico dura circa due mesi.
La semina del basilico in semenzaio, come già premesso, consente di anticipare notevolmente il periodo di germinazione delle future piantine.
La semina dell'aromatica può essere avviata tra febbraio e marzo, ricorrendo ad un terriccio per semina che sia ben fine e a contenitori alveolati. In alternativa a questi ultimi, vanno benissimo dei semplici vasetti di yogurt o simili, da forare sul fondo in modo da evitare ristagni idrici. In caso di semina in semenzaio, le piantine potranno essere messe a dimora quando le neonate piantine avranno messo su almeno 4-6 foglioline.
Anche se inconsueto è possibile seminare il basilico in campo aperto, ovviamente rispettando i periodi di semina standard - che si aggirano tra aprile e maggio, in base alle condizioni meteo della località prescelta - e aspettando che il clima sia stabile.
Per quanto concerne le tradizioni agricole e popolari, sarà consigliabile avviare la semina in fase di luna crescente e in periodi di calura. Il seme non deve essere posto molto in fondo: basterà scavare una buchetta di mezzo centimetro, sia che venga seminato in orto che in semenzaio.
I semi vanno inseriti nel terreno ad una distanza di 25/30 cm. In ogni buchetta inseriamo almeno un paio di semi, per essere sicuri che almeno una pianta possa germogliare.
Il trapianto delle piantine di basilico si effettua nel mese di maggio, quando le temperature saranno abbastanza miti da consentire una messa in dimora indolore.
Occorranno, infatti, temperature miti anche di notte, che possano aggirarsi almeno attorno ai 15-20 gradi. Le piantine andranno inserite nel terreno ad una distanza di 20/30 cm tra loro.