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Appartenente alla famiglia delle liliaceae - insieme ad aglio, cipolla, porro e scalogno - l'asparago è un ortaggio prezioso e ricco di principi nutritivi indispensabili per il nostro organismo.
Semina e coltivazione di questo ortaggio sono piuttosto complesse, ma non impossibili da realizzare. Ricordiamo prima di tutto che le liliaceae, in linea di massima, non necessitano di grandi quantità di concimi o di acqua e sono facilmente trapiantabili a radice nuda. L'asparago, tuttavia, ha bisogno di tantissimo tempo per "venire al mondo" rigoglioso e delizioso al palato. Cominciamo ad elencare i passaggi-chiave per una semina perfetta, il primo step per ottenere piante sane e, in futuro, verdure rigogliose.
Per ottenere asparagi brillanti e croccanti possiamo partire con la semina delle "zampe" d'asparago o del seme vero e proprio. La prima pratica è sconsigliata per motivi prettamente economici, nonostante consenta di accorciare e di semplificare la coltivazione dell'asparago; la semina tramite semi di asparago è senza dubbio più conveniente da un punto di vista economico e può essere gestita in totale tranquillità anche dai coltivatori meno esperti, a patto di armarsi di tanta pazienza.
I semi possono essere piantati ad inizio primavera e le piantine trapiantate nel terreno nei mesi caldi dell'anno, a partire da giugno.
Mentre i nostri semi cominciano a crescere e a diventare piantine, possiamo occuparci della scelta del terreno adatto dove coltivare i nostri futuri asparagi.
L'area dove trapianteremo le nostre piantine di asparago deve essere ben soleggiata e protetta dal vento, con un terreno dalle proprietà drenanti (l'asparago, infatti, teme una sola avversità: il ristagno idrico). In caso di terreno troppo argilloso, niente paura: possiamo correre ai ripari aggiungendo della sabbia alla terra e studiando metodi di drenaggio (aiuole rialzate o canali di scolo).
L'asparago ha bisogno di tantissimo spazio per crescere: dobbiamo ipotecare di dedicare diversi metri quadrati di orto a questa coltivazione, ragion per cui seminare e coltivare l'asparago in terrazza appare impresa piuttosto "titanica", se non impossibile. Per quanto riguarda le temperature, pur essendo una pianta resistente, sarebbe auspicabile scegliere per la semina dell'asparago una temperatura mite, né gelida né torrida.
La fase di trapianto delle piantine di asparago in orto è un processo delicatissimo e, come già evidenziato in precedenza, questo ortaggio ha bisogno di tantissimo spazio per crescere e maturare. L'asparagiaia è la soluzione ottimale per continuare il naturale ciclo di semina della pianta, sia per lo spazio che offre alle piantine, sia perché è un impianto pensato per durare a lungo (la fase di coltura dell'asparago richiede molto tempo). In caso di terreni con scarso potere drenante, ricordiamo di creare delle aiuole rialzate per consentire all'acqua di defluire e di non ristagnare vicino alla piantina.
Una volta scelto e preparato il terreno, dobbiamo procedere al trapianto vero e proprio dei futuri asparagi. Il primo passaggio consiste nello scavare una buca profonda circa 30 cm, depositando prima di tutto una spanna di compost necessaria a fornire nutrimento alla piantina. Si procede poi inserendo la piantina nel terreno e chiudendo la buca con delicatezza, procedendo ad innaffiarla in modo da consentire alle radici di assestarsi nel terreno.
Le piantine di asparago devono essere piantate in fila. Ogni fila disterà dall'altra circa un metro, mentre basteranno 35 cm di distanza tra una piantina e l'altra nella medesima fila.
Il ciclo colturale dell'asparagiaia è piuttosto lungo. L'asparago, infatti, è una pianta a coltivazione poliennale e ci vogliono almeno due anni per consentire alla coltivazione in asparagiaia di entrare in produzione. La sua prolificità è legata alle cure che riserveremo alla coltivazione.
Nei mesi di febbraio e marzo cominciamo a piantare il seme nelle vaschette; a giugno possiamo trapiantare le piantine nate dai nostri semi, dedicando loro tutte le cure primarie (come irrigazione e sarchiatura) ma senza toccarle: è necessario far fiorire le piantine in tutta tranquillità.Nel mese di ottobre prepariamo le piantine ad affrontare i rigidi inverni: spargiamo uno strato abbastanza significativo di compost o letame maturo (almeno 4 cm) e tagliamo gli steli ingialliti dalla pianta.
A partire dal mese di marzo e per tutto l'anno si procede con le operazioni di diserbo, irrigazione (se necessaria) e sarchiatura. Durante i mesi primaverili,inoltre, rincalzeremo le file, preparandoci per il mese di giugno, quando potremo tagliare (senza eccedere) i primi turioni (quelli lunghi più di 10 cm) nati dopo due anni di coltura in asparagiaia. In autunno prepariamo nuovamente le piante ad affrontare l'inverno, con la solita copertura di compost o letame, non prima però di aver tagliato la parte aerea delle piante di asparago.
Come nel secondo anno, da marzo per tutto l'anno procediamo con le solite operazioni di tutela e cura delle piante (irrigazione all'occorrenza, eliminazione erbacce e piante infestanti, sarchiatura). In primavera potremo raccogliere finalmente i tanto agognati turioni di asparago: la raccolta potrà proseguire fino a giugno.
In autunno, infine, si preparano le piante ad affrontare il gelo invernale.