Questa dell'anguria dolce, a metà tra il candito e lo sciroppato, è una ricetta molto originale di origine greca ricavata, incredibile a dirsi, dalle bucce dell'ortaggio (l'unica accortezza è che siano spesse).
L'anguria piace a tutti: se non ci fosse, che estate sarebbe? Proviamo a catturarne quindi il sapore, mettendola in barattolo, in previsione dei mesi invernali. Potremo così continuare a gustarla a lungo con il cucchiaio, da sola o come goloso accompagnamento a formaggi stagionati.
Scegliere un’anguria dalla buccia grossa e (dopo averla mangiata!) ripulire le bucce dalla scorza verde, staccando la parte densa bianco/verde rimanente sotto e eliminare anche preferibilmente i residui di polpa rossa (o lasciarne un accenno).
Tagliare questa parte a piccoli pezzetti e immergerli in acqua fredda con le scorze del limone, badando a lasciarli dentro l'acqua (se dovessero riemergere mettere un piatto a contatto, con un peso sopra).
Dopo averli lasciati in acqua un paio di ore, scolarli, metterli in una pentola e versarci sopra lo zucchero. Far bollire a fuoco dolce per 20 minuti, poi spegnere e lasciare così per 24 ore.
A questo punto riaccendere il fuoco e far bollire ancora per una mezz’ora, o comunque finché lo sciroppo non avrà raggiunto la giusta consistenza, togliendo attentamente l'eventuale schiuma.Verificare la consistenza versando un poco di sciroppo su un piatto: far raffreddare e creare un solco con la punta di un coltello. Se il solco resta "aperto" lo sciroppo è pronto. Aggiungere quindi il succo di limone e l’essenza di vaniglia, far bollire ancora per un paio di minuti e spegnere (ricordarsi che quando si raffredda si rapprende un poco).
Versare subito in vasetti sterilizzati, tappare, capovolgere e lasciar raffreddare. Conservare in luogo fresco.
Buon appetito!