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Esistono numerose varietà di radicchio, dal rosso di Chioggia a quello di Treviso, da quello rosa del Veneto allo screziato di Lusia. Che sia a foglia lunga o si presenti nella classica forma sferica, il tenero radicchio avrà bisogno di qualche piccolo accorgimento in fase di coltivazione per venir su sano e gustoso. Scopriamo insieme tutti i segreti per una corretta coltivazione di questo ortaggio, in terrazzo come in campo aperto.
La coltivazione del radicchio in piccoli spazi adibiti ad orto - balconi, terrazzi, verande - non è così difficile da gestire come potrebbe sembrare.
Prima di trapiantare la piantina nel giusto contenitore, bisognerà aggiungere alla terra che inseriremo nel vaso del nitrato per consentire alla futura coltura di rinvigorirsi.
Un aspetto importantissimo da considerare nella coltivazione di questa speciale cicoria da cespo in piccoli giardini e mini-orti domestici riguarda l'irrigazione. Bisogna evitare di sottoporre le colture di radicchio al rischio di gelate dovute spesso all'eccessiva annaffiatura; è necessario, quindi, bagnare le piantine a giorni alterni oppure una volta al giorno, comunque sempre al bisogno.
Potremo avviare la fase della raccolta 90 giorni dopo la semina della piantina. Come capire se il radicchio è pronto per essere raccolto? Basterà premere leggermente tra le dita l'ortaggio: se la pianta resiste alla pressione ed è dura al tatto allora si potrà procedere alla raccolta.
Per evitare che le colture del radicchio in campo aperto possano essere soggette a patologie quali il marciume sarà opportuno tagliare alcune foglie quando la piantina è ancora giovane ed avrà raggiunto almeno i 10 cm di altezza.
In caso di giacenza invernale nell'orto, la cicoria da cespo si secca alle prime gelate per ricomparire con nuovi germogli pronti ad essere consumati durante i mesi primaverili.
Come tutte le insalate, anche il radicchio ha costante bisogno di essere idratato, evitando però di rimanere vittima di ristagni idrici.
E' necessario, quindi, bagnare il terreno che lo ospita con costanza, ma senza esagerare nelle dosi.
Le cicorie da cespo si dividono solitamente in due categorie: le precoci e le tardive. Queste ultime di solito non si chiudono spontaneamente; ecco perché si ricorre all'imbianchimento forzato per fare in modo che possano essere raccolte in tutta tranquillità.
Esistono tre diversi modi per forzare il radicchio: lo sfalcio e rincalzo, attraverso il quale l'ortaggio viene sfalciato a settembre due centimetri sopra il colletto e successivamente rincalzato con terra soffice e sabbiosa; il ricorso ad acqua fresca in caso di piante estirpate (la radice viene immersa in acqua corrente di sorgiva per poi essere "raccolta" quando il cespo raggiunge dimensioni considerevoli); l'imbianchimento in cassetta, utilizzando sempre la pianta estirpata compresa di radici.
Una volta estirpato il radicchio si procede tagliando a tre centimetri dal colletto la parte fogliare ed un terzo della radice; successivamente, si pone la coltura in una cassetta verticalmente, coprendo le radici con sabbia umida e la parte alta della pianta con della torba e conservando la cassetta in un luogo ad almeno una quindicina di gradi di temperatura.
Lumache, nottue e agrotidi sono tra i peggiori nemici per il nostro radicchio. nemici che, fortunatamente, possono essere tenuti a bada biologicamente, grazie al benefico Bacillus thuringiensis.
La coltura è invece sottoposta ad un quantitativo maggiore di patologie e fisiopatie, che possono comprometterne in maniera significativa la crescita. Tra esse ricordiamo:
L'agognato momento della raccolta del nostro radicchio può essere avviato a partire dal mese di settembre, precisamente alla fine del mese, ricordandoci di forzare le varietà tardive dell'ortaggio.
Come si raccoglie il radicchio? Bisognerà tagliare l'intero cespo effettuando un taglio poco sotto le foglie basali; non resterà, dopo averlo ripulito dalle foglie più esterne, che consumarlo crudo in insalata oppure cotto, per dare un tocco deciso alle nostre ricette.