Come coltivare pomodori

12/27/2020
da Mirco AliSeeds

Scopri la più prestigiosa banca dei semi di pomodoro qui: Semi di pomodoro

Stai cercando una guida sulla semina dei pomodori? Clicca qui: Come seminare pomodori

La corretta coltivazione del pomodoro passa attraverso diverse accortezze da mettere in pratica per evitare di danneggiare e compromettere irrimediabilmente il raccolto.

Irrigare, eliminare le piante infestanti, sostenere le piante, prevenire l'insorgere di malattie, proteggere dall'aggressione degli insetti: scopriamo insieme, passo dopo passo, le corrette manovre per una coltivazione fruttuosa dei nostri pomodori.

 

Indice

Come sostenere la pianta di pomodoro

Fornire il giusto sostegno alle nostre piante di pomodori attraverso dei tutori di vario genere è importantissimo non solo perché evitiamo che la pianta si pieghi o spezzi a causa dei frutti, ma anche perchè così le nostre colture sono più esposte al sole e più distaccate dal terreno e dal rischio di essere soggette ad eccessiva umidità.

Le opzioni di sostegno sono molteplici e passano dal semplice palo verticale nel terreno (in caso di piante a crescita determinata) a strutture più complesse, quali: struttura a gabbia (facilissima da creare da soli), palo a spirale, struttura a tenda o piramide, struttura a serra. I pali utilizzati per sostenere le piante possono essere realizzati in vari materiali, come legno, bambù, pvc.

Come potare il pomodoro: metodo della sfemminellatura

La potatura della pianta è un'azione anch'essa imprescindibile per una coltivazione fruttuosa. Oltre a donare più luce ai pomodori, infatti, la potatura consente di arieggiare la pianta prevenendo la formazione di muffe e di incrementare la produzione dei frutti.

Nel caso di coltivazione di pomodori, il processo di potatura che si andrà ad attuare prende il nome di sfemminellatura, proprio perché le parti da recidere sono i germogli che si formano all'ascella delle foglie della pianta, chiamati cacchi o femminelle. E' necessario recidere alla radice tali germogli, in modo che non "rubino" alla pianta le energie necessarie per restare in forze. E' possibile strappare ogni femminella manualmente, prendendola tra le dita. Procedimento analogo si può attuare sui succhioni che crescono alla base della pianta.

Altra potatura da attuare a partire dal mese di settembre in poi è quella del germoglio centrale della pianta (cimatura), da non effettuare in caso di piante a crescita determinata.

Irrigazione e rotazione del pomodoro

Nonostante abbia bisogno di una ragionevole quantità d'acqua per crescere robusta e bella, la pianta di pomodoro teme il ristagno idrico

La quantità d'acqua media richiesta ad una coltivazione di pomodoro, pioggia compresa, è di circa 600/900 litri, un dato che però sarà condizionato dalla località dove risiede la coltura e dalla tipologia di terreno che ospita le piante. In caso di periodo non particolarmente piovoso, si può procedere all'irrigazione della coltivazione una o due volte alla settimana, senza eccedere.

Per quanto riguarda la rotazione delle colture, essendo il pomodoro una pianta soggetta ad una super-concimazione, lascerà nel terreno abbastanza nutrienti per "sfamare" altre tipologie di raccolto, come quello dei legumi, dell'aglio o della cipolla.

Malattie, insetti, avversità del pomodoro

La pianta di pomodoro è soggetta a diversi attacchi esterni da parte di insetti e all'insorgenza di malattie e fisiopatie di diverse natura ed entità.

La prevenzione gioca un ruolo fondamentale nella riuscita finale del raccolto. Se però potatura, corretta irrigazione e sostegni non dovessero bastare da soli a sostenere la coltivazione, potremmo allora ricorrere ad altri metodi per salvarla.

In caso di malattie funginee come la peronospora o il fusarium, oltre ad una corretta rotazione delle colture dobbiamo affidarci anche al buonsenso. Le piante colpite da tali spore e non salvabili vanno bruciate e gettate nell'immondizia: le loro ceneri non devono assolutamente essere riutilizzate nel compostaggio, pena un contagio irrefrenabile della coltivazione.

La peronospora si manifesta con un iniziale ingiallimento delle foglie; queste ultime poi cambieranno rapidamente colore, divenendo brune. Il fungo diventa rapidamente virale, colpendo altre foglie e i frutti, dove si mostra sottoforma di cerchi concentrici. I rimedi biologici migliori in caso di peronospora sono: poltiglia bordolese e prodotti a base di rame, in primis l'ossicloruro di rame.

Altre patologie che possono colpire le coltivazioni di pomodoro, oltre a quelle sopracitate, sono: alternaria (da contrastare con trattamenti di rame), verticillium (contro la quale, come nel caso del fusarium, occorre solamente disfarsi della pianta colpita), pitium o rizottonia (per scongiurarla occorre disinfettare il terreno), batteriosi (da contrastare con il rame).

I pomodori sono anche soggetti a fisiopatie, ovvero a condizioni ambientali anomale che possono compromettere la salute delle nostre piante. 

La buona notizia è che si tratta di condizioni reversibili, che possiamo gestire ripristinando le corrette condizioni di vita della pianta.

Tra queste fisiopatie, ricordiamo:

  1. Marciume apicale, noto ironicamente anche come "culo nero del pomodoro", che si manifesta in caso di carenza d'acqua o eccessivo apporto di potassio o azoto nel terreno;
  2. Scatolamento del pomodoro, ovvero una consistenza più molle del frutto dovuta anch'essa a scarsità d'acqua;lo scatolamento spesso è accompagnato da una mancata colorazione del frutto;
  3. Cascola dei fiori, che provoca la caduta del fiore senza la formazione del frutto e si manifesta in caso di eccessivi sbalzi climatici, mancata impollinazione o per sofferenza della pianta;
  4. Spaccatura del frutto, dovuta a siccità seguita da forti piogge;
  5. Screpolature, che si manifestano sottoforma di ragnatele sulla parte superiore e sono causate da un'eccessiva umidità dell'aria;
  6. Scottature, da prevenire con reti ombreggianti nei mesi estivi;
  7. Muso di gatto, ovvero tre macchioline secche causate da potature eccessive e da conseguente carente produzione di ormoni vegetali, le auxine.

Non mancano in natura, infine, gli insetti ed i parassiti golosi di pomodori:

  1. Gli immancabili afidi, i pidocchi da contrastare con il piretro, le coccinelle o i rimedi naturali (come il sapone di Marsiglia);
  2. Elateridi, vermetti sotterranei da sconfiggere con trappole o con fungo entomopatogeno beauveria bassiana. Una buona pacciamatura del terreno, però, è l'opera di prevenzione migliore per tenere i vermetti lontani dalle nostre colture;
  3. Nottue, il cui nemico naturale è il bacillo thuringensis;
  4. Tignola del pomodoro, insetto appartenente alla famiglia dei lepidotteri da tenere a bada con trappole alimentari oppure a feromoni;
  5. Dorifora, coleottero di origine americana da contrastare con piretro, olio di neem, bacillus thuringensis o con... un bel tacchino vorace!
  6. Mosca bianca, da rimuovere manualmente o da contrastare con piretro, olio di neem, olio essenziale di arancio dolce o macerati naturali, come quello all'aglio o al peperoncino piccante;
  7. Cimici, contro le quali il piretro o il sapone molle di potassio o quello di Marsiglia possono rivelarsi rimedi naturali efficaci;
  8. Limacce e lumache, da tenere a bada con esche, trappole o con i ricci;
  9. Topi e arvicole, da allontanare con repellenti naturali, ultrasuoni, o avvalendosi di un aiuto felino.

Commenti

Nessun messaggio trovato

Scrivi una recensione