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La coltura di piselli è piuttosto semplice da gestire ed inoltre gode di un vantaggio parecchio rilevante: essa, infatti, è scarsamente attaccabile da malattie o parassiti ed i pochi insetti o animali che ne minacciano la salvaguardia possono facilmente essere sconfitti con rimedi naturali al cento percento.
Scopriamo insieme come prenderci cura della nostra coltivazione di piselli, in vaso come in orto.
Nell'articolo dedicato alla semina dei piselli abbiamo potuto sfatare il tabù riguardante la difficile coltivazione di questa speciale leguminosa in spazi solo apparentemente angusti come balconi, piccoli giardini, verande e terrazzi.
Non c'è ombra di dubbio: le piantine di piselli vi stupiranno per la loro facilità di gestione in vaso! Sono poche, infatti, le accortezze da dedicare a questa coltura, anche in caso di mini-orto cittadino su terrazza o balcone. Innanzitutto, posizionate il vaso ospitante le piantine in un luogo soleggiato o parzialmente ombreggiato, ricordandovi di irrigarla regolarmente, ma senza esagerare: i piselli, come altre colture, temono infatti il ristagno idrico.
Per mantenere costante l'umidità del suolo potrete ricorrere ad una mini-pacciamatura realizzata con materiali naturali; in caso di piante rampicanti bisogna premunirsi di sostegni solidi atti a reggere la coltura che crescerà in altezza. La consociazione colturale assume un ruolo rilevante anche in caso di coltivazione in balcone: i piselli "vanno a nozze", letteralmente, con carote, zucchine, sedano e lattughe. Per quanto riguarda la fase della raccolta - da effettuare staccando i baccelli dall'alto in basso - avviatela quando i frutti sono ancora teneri e lisci al tatto. Ricordate, inoltre, che il calore accelera il processo di maturazione dei piselli.
La coltivazione dei piselli in campo aperto può essere tranquillamente gestita ricordandosi soltanto di effetteuare costantemente alcune operazioni basilari, atte a prevenire aggressioni di roditori ed insetti e a tenere lontane le tediose erbe infestanti.
La varietà di pisello nano può arrivare a crescere fino a 40 cm: una bazzecola, se rapportata ai due metri di altezza che può raggiungere una pianta di pisello rampicante! Che siano mini-piantine o raccolti giganteschi, tuttavia, la gestione della coltivazione non cambia di una virgola: è importante non solo effettuare i classici lavori di sarchiatura, ma anche e soprattutto rincalzare le piante di pisello.
Il periodo di fioritura delle leguminose è il momento perfetto per irrigare le colture ed i piselli non fanno eccezione. Bisogna però ricordare che le piantine temono i ristagni idrici: non bisogna, dunque, esagerare con le annaffiature, che non andranno mai effettuate durante le ore più calde della giornata.
Le piante di pisello sono "golose" di calcio: in materia di rotazioni colturali è un aspetto da tenere in considerazione, perchè possono impoverire il suolo di questo prezioso nutrimento. La paglia delle piante estirpate, però, è perfetta per il compostaggio proprio per lo stesso motivo.
Per quanto riguarda le consociazioni patate, carote, lattughe e spinaci sono ottimi vicini di casa della leguminosa; da evitare, invece, l'accoppiata piselli-liliacee, come aglio e cipolla.
Il pisello è una pianta davvero fortunata. La sua robustezza - nonchè il fatto che venga coltivata in primavera - la rendono praticamente inattaccabile da qualsivoglia fisiopatia o malattia fungina.
I peggiori nemici dei funghi, oltre a topi ed afidi, sono alcuni insetti - tonchio del pisello, tortrice, tripide, sitona, mosca grigia dei semi e mosca minatrice - che possono essere facilmente sconfitti con rimedi naturali quali piretro, bacillus thuringiensis kurstaki, sapone di Marsiglia e prevenuti gestendo al meglio le rotazioni colturali.
La raccolta dei piselli si avvia solitamente trascorsi dai 90 ai 100 giorni dall'avvio della semina. Da un punto di vista prettamente visivo, i frutti si raccolgono quando i baccelli sono sodi e lisci e non rugosi. Ricordiamo, come già sottolineato nel paragrafo dedicato alla coltivazione in vaso dei piselli, che il caldo accelera significativamente la maturazione del frutto.