Come coltivare peperoni

12/30/2020
da Raffaella

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Il peperone è una delle piante perfette per la coltivazione sia in campo aperto che in vaso

Non è difficile gestire la coltivazione di questo coloratissimo ortaggio, ma è necessario attuare alcuni importanti accorgimenti per arrivare alla maturazione di un frutto che possa essere mangiato crudo o cotto. La pianta di peperone ha innanzitutto bisogno di sostegni robusti sui vari rami, in modo che il peso dei frutti non ne comprometta la tenuta. La pianta di peperone ha inoltre bisogno di essere potata al fine di eliminare alcuni frutti ed ottenere un raccolto sano ed omogeneo.

Basterà, quindi, recidere una delle due biforcazioni che si formano solitamente dopo la nascita del fiore. Altro step importantissimo per un raccolto "felice" riguarda l'irrigazione. I peperoni vedono aumentare il loro fabbisogno idrico alla nascita dei frutti. Non facciamo mai mancare, dunque, la dose di acqua necessaria a mantenere le piante in salute.

Indice

Come coltivare il peperone in vaso

La pianta di peperone ben si presta alla coltivazione in vaso, per la gioia dei patiti dell'orto cittadino o di tutti coloro che non hanno la fortuna di beneficiare di ampi spazi aperti per la semina e la coltivazione.

Per una corretta e fruttuosa coltivazione in vaso, è importante innanzitutto scegliere la corretta esposizione. I peperoni amano il sole, perciò sarebbe ideale posizionare le colture ad est o ovest, o sud-est o sud-ovest. Altro aspetto su cui porre un accento particolare è la scelta del giusto vaso dove trapiantare le piantine. Al peperone occorre molto spazio per crescere, ragion percui sarà perfetto optare per contenitori aventi almeno 30 cm di diametro; sono perfette anche le cassette di legno o le fioriere in cemento. I materiali più indicati per il vaso sono la terracotta (traspirante) o la plastica (che, al contrario, essendo poco traspirante aiuta a ridurre la quantità di acqua). Altra opzione, molto più curiosa e versatile, è rappresentata dai vasi in tessuto.

La scelta del terriccio diventa di vitale importanza in caso di coltivazione in vaso. Oltre ai terricci universali ricchi di compost possiamo avvalerci anche dell'aggiunta di vero terriccio di campagna, perfetto per garantire alla pianta l'apporto di sabbia, argille e limo di cui ha bisogno. Non dimentichiamo di fornire alle piantine il giusto nutrimento grazie ai sempreverdi fertilizzanti - stallatico in pellets, farina di roccia, prodotti a base micorrize -.

Una volta trapiantate le piantine dal semenzaio al vaso, è bene tenerle in perfetta salute sino al mese di ottobre, fornendo alle coltivazioni homemade la giusta quantità d'acqua, tutelandole dai parassiti e dalle malattie, fornendo un tutore che possa mantenerle rette e che possa aiutarle a sostenere il peso del frutto e proteggendole dall'eccessiva esposizione solare.

Per quanto riguarda l'irrigazione, in caso di ricorso al "classico" annaffiatoio ricordiamo di tenerlo sempre pieno così da consentire all'acqua di intiepidirsi; l'impianto di irrigazione a goccia con timer è perfetto in caso di coltivazione più estesa. I macerati naturali, ortica ed quiseto in primis, sono insieme ai decotti perfetti rimedi naturali contro l'attacco di parassiti e malattie che potrebbero compromettere la salute delle colture.

L'ultima fase della coltivazione in vaso consiste nella tanto agognata raccolta dei frutti. Una volta ottenuti i nostri peperoni, ricordiamoci di compostare i resti delle piante e di riutilizzare il terriccio per colture diverse da quelle del peperone o di altre piante appartenenti alla famiglia delle solanacee.

Come trapiantare il peperone

In caso di coltivazione in campo aperto, occorrerà tenere conto di diversi fattori che, in fase di trapianto, possono decretare il successo o il fallimento del raccolto. 

Il peperone può essere trapiantato in orto solo quando il germoglio raggiunge i 15 cm di altezza ed emette i cotiledoni, ovvero le prime due foglioline. Il trapianto del peperone dovrebbe avvenire in un mese caratterizzato da temperature miti diurne e notturne: la metà di maggio potrebbe configurarsi come il periodo ideale.

Come creare il sesto di impianto per il peperone

Le piante di peperone vengono generalmente trapiantate in file distanti tra loro 70 cm, a distanza l'una dall'altra sulla stessa fila almeno 50 cm; tale misure possono variare in caso di piante dai formati più piccoli.

Quando raccogliere il peperone

Il processo di maturazione del peperone avviene in due momenti: si parte dalla maturazione interna dei semi per poi ottenere una crescita e maturazione esterna.

Le tempistiche di maturazione del frutto sono scandite in maniera abbastanza lineare. Dal momento della allegagione (ossia dalla fase iniziale dello sviluppo del frutto subito dopo la fioritura) trascorrono due mesi circa. Occorreranno successivamente 80-100 giorni per assistere alla colorazione del peperone (giorni conteggiati sempre a partire dall'allegagione).

In caso di raccolta del frutto appena avviene il cambio di colorazione, occorranno circa due o tre giorni per assistere al viraggio cromatico; bisogna però ricordare che più il frutto raccolto è verde, più rapidamente appassirà. A livello alimentare la qualità, i benefici nutrizionali ed il sapore del peperone non variano in base al colore: si tratta solo di mera estetica!

Malattie e parassiti del peperone

Come ogni coltura, anche il peperone potrebbe essere aggredito da insetti, parassiti o patologie di varia natura e varia entità. Una sapiente opera di prevenzione è come sempre fondamentale per proteggere la pianta; cosa fare, però, se non fosse sufficiente l'opera preventiva? Scopriamolo insieme!

Partiamo dalle patologie. La peronospora è tanto veloce quanto letale; si diffonde rapidamente in caso di eccessiva acqua estendendosi nel terreno. Si riconosce facilmente dalla colorazione nera delle sue spore. E' tassativo non trapiantare piantine sane nella stessa area dove sono state estirpate piantine colpite dal fungo; è essenziale, inoltre, attuare metodi di coltivazione che prevengano il ristagno idrico, come quella a baulature. Per sconfiggere il fungo nel terreno sarà utile applicare una rotazione colturale di un anno avendo cura, però, di non trapiantare peperone, pomodoro, patate o melanzana.

Altre malattie pericolose per la coltivazione dei peperoni sono:

  1. Verticillium: simile alla peronospora nel colore delle spore, riscontrabile però nei capillari della pianta. Il decorso della malattia è lento ed il terreno colpito può essere trattato con il rame (che, però, è tossico);
  2. Fusarium: colpisce raramente il peperone e va trattata come la peronospora e il verticillium. Anch'essa si manifesta con colorazione nera nei capillari interni;
  3. Alternaria: contrastabile solo con il rame, può provocare marciume nei frutti;
  4. Marciume apicale: fisiopatia provocata dalla scarsità d'acqua o dal mancato assorbimento del calcio da parte della pianta;
  5. Oidio: prevenire questa tediosa malattia, che provoca un imbrunimento delle foglie e colpisce i frutti provocando marciume, è possibile: basta irrorare le piante con lo zolfo ad inizio agosto.

Come smaltire le piante malate ed estirpate? E' essenziale bruciarle o buttarle nell'immondizia, ricordando di non utilizzarne mai parti o ceneri come compost per altre colture.

Per quanto concerne gli attacchi di insetti o parassiti, dobbiamo tenere a mente che esistono rimedi biologici amici dell'ambiente per eliminare tali "ospiti indesiderati". Conosciamo i nemici delle colture di peperone nel dettaglio.

  1. Afidi: possono essere eliminati grazie a rimedi naturali quali l'olio di neem o il sapone di Marsiglia;
  2. Ragnetto rosso: da sconfiggere velocemente, questo insetto può provocare nella pianta, tra le altre complicanze, il nanismo. Per contrastarlo si potrà fare ricorso allo zolfo bagnabile (abbastanza tossico, nonostante sia consentito nella coltivazione biologica) o, ancora meglio, all'irrinunciabile macerato d'aglio;
  3. Trialeurodide: meglio noto come mosca bianca, attacca solitamente le colture in serra e si può combattere con il piretro, l'olio di neem o i macerati d'aglio o peperoncino piccante;
  4. Piralidi: più attratti dal mais, questi insetti lepidotteri possono attaccare anche i peperoni o deporre le uova sul frutto. Il bacillus thuringiensis può uccidere facilmente le larve di insetto.

 

 

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