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Se pensate che condurre a felice compimento la coltivazione delle vostre piante di melone sia impossibile, non è così. Seguendo dei semplici accorgimenti, infatti, sarà possibile ottenere un raccolto ricco e delizioso sia in ampi terreni che in piccoli orti ricavati su balconi, terrazzi, ecc..
Scopriamo insieme, quindi, come gestire le coltivazioni di queste favolose cucurbitacee.
Come già constatato nell'articolo dedicato alla semina del melone, abbiamo sfatato il mito sull'impossibilità di coltivare questa versatile cucurbitacea in vaso.
Allo stesso modo, coltivare la pianta su balcone, piccoli giardini, verande e terrazzo non solo non è impossibile, ma è addirittura gestibile senza particolari grattacapi, anche nel caso scegliessimo di coltivare la varietà rampicante: garantendo i giusti sostegni (che siano pali posti nel contenitore, che deve essere molto grande, o recinzioni vicino al vaso) e potando ed irrigando correttamente le mini-coltivazioni, infatti, otterremo un raccolto perfetto da poter essere consumato in famiglia.
Per quanto riguarda le annaffiature, vale la sempreverde regola dell'evitare il ristagno idrico, bagnando con giudizio e garantendo al vaso il giusto drenaggio sin dalle prime fasi della semina o del trapianto. Per quanto riguarda la potatura, invece, occorrerà cimare le piantine di melone lasciando solo le prime quattro foglie per ramo.
Una volta che i meloni saranno grandi come una noce, possiamo diradare i frutti lasciandone uno per ramo. La raccolta potrà essere avviata all'incirca trascorsi 100 giorni dalla semina, quando il frutto emetterà un profumo inconfondibile.
Per quanto concerne la coltivazione della pianta di melone in campo aperto, dobbiamo ricordare alcuni importanti passaggi per proteggere le colture da attacchi esterni di parassiti o patologie che possono colpirle in maniera talvolta irrimediabile.
Pacciamatura e sarchiatura saranno perfette per lo scopo, ma anche e soprattutto per tenere lontane dalle cucurbitacee le odiose erbe infestanti. In caso di coltivazione di varietà verticali, inoltre, non dobbiamo dimenticare di garantire alla pianta il giusto sostegno: via libera, quindi, a reti metalliche per sostenere le piante.
Possiamo avvalerci di assi di legno o pacciamatura anche per evitare il dannoso contatto diretto tra frutto e suolo.
L'irrigazione del melone in campo aperto è gestita in fasi ben definite. Quando le piantine cominciano a crescere non bisogna bagnarle troppo: il ristagno le danneggerebbe.
Man mano che le foglie aumentano di grandezza, si aumenta l'apporto idrico alla coltivazione, sino a ridurlo una violta che i frutti cambiano colore, virando sul giallo o sul bianco-grigio.
Come nel caso di altre cucurbitacee, anche il melone avrà bisogno di essere sottoposto a potatura per favorire la fioritura ed agevolare la nascita di frutti sani e dolci.
Si procede, quindi, con la cimatura della pianta dopo la quinta foglia, in modo che essa possa emettere rami ascellari, anticipando quindi la fioritura.
Il melone è una coltura che ben si presta alla vicinanza in orto - domestico o "classico" - ad insalate o cipolle. Per quanto riguarda le rotazioni colturali, il consiglio è quello di far trascorrere almeno 4 anni prima di avviare una coltura di melone nello stesso posto; è importante altresì non coltivare la pianta nello stesso posto nel quale sono state coltivate in precedenza altre cucurbitacee.
Il melone può essere preso d'attacco da malattie potenzialmente letali per la coltura. E' importante giocare d'anticipo, prevenendo l'insorgenza di patologie come pitium e verticilium semplicemente gestendo bene la coltivazione tramite attente opere di pacciamatura, sarchiatura ed attenta irrigazione.
Esiste poi una patologia che può attaccare il melone, nota come mosaico del cetriolo. Si tratta di una virosi scatenata dall'attacco alla coltura degli odiosi afidi. Tenere lontani i pidocchi si rivelerà decisivo per prevenire il mosaico del cetriolo: nelle primissime, delicate fasi della coltivazione del melone basterà proteggere le piantine con reti antiafidi o teli di tessuto non tessuto, da rimuovere appena compaiono i primi fiori del melone.
La fase di maturazione del melone a partire dal periodo di semina può variare in base alla tipologia di coltura. In generale, tuttavia, possiamo sostenere che occorrono dagli 80 ai 100 giorni per ottenere dei frutti pronti per essere colti e consumati.
Esistono poi degli indicatori sensoriali inconfutabili che possono aiutarci a scoprire il giusto momento per avviare la raccolta dei deliziosi meloni. Gli zuccheri si concentrano nel frutto proprio nell'ultima settimana di maturazione, donando al melone quel delicato ed inconfondibile profumo. Un melone maturo, inoltre, presenta una buccia di colore giallo o marroncino, una certa morbidezza alle estremità al tatto e soprattutto, se decidiamo di "bussare" al suo interno, non dovrà presentare un suono a vuoto (indice, questo, che il melone è ancora acerbo).
L'attaccatura di un melone pronto ad essere raccolto, infine, sarà ben secca: basterà torcere leggermente il frutto e questo verrà via dalla pianta senza troppi problemi. In caso contrario, meglio aspettare.