Come coltivare lavanda

05/05/2021
da Raffaella

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La gestione delle piante di lavanda in orto così come sul balcone è tra le più semplici nelle quali possiamo imbatterci.

La lavanda, infatti, non richiede particolari cure, resiste bene alle aggressioni di insetti o patologie e necessita solo di potature per tenere il cespuglio in ordine.

Scopriamo insieme tutti i segreti per una perfetta coltivazione della lavanda in balcone, terrazzo, orto o veranda.

Indice

Come coltivare lavanda sul balcone

La coltivazione della bellissima lavanda sul nostro terrazzo, balcone, veranda o altro spazio casalingo deve tenere conto di pochi ma importanti fattori.

Il primo riguarda l'eventuale rinvaso in contenitore più ampio, con conseguente cambio del terreno, da effettuare nei mesi primaverili. Altro step fondamentale concerne l'irrigazione della pianta, che deve essere gestita con moderazione: troppa acqua può, infatti, uccidere la coltura. E' consigliabile aspettare fino a che il terreno non sia totalmente secco.

Alla fine del periodo di fioritura si può procedere alla potatura della pianta, approfittando di quest'azione per eliminare anche spighe e parti secche della lavanda. La potatura può essere effettuata ogni anno. Ricordiamo, infine, di proteggere la pianta dal freddo eccessivo.

Come coltivare lavanda nell'orto

La pianta di lavanda è così fitta che non teme particolarmente l'assalto delle erbacce, anzi. Più il cespuglio è grande e formato, più è facile gestire le aggressioni delle malerbe.

E' invece consigliabile gestire la peculiarità "infestante" della profumatissima pianta dalle spighe fiorate viola tramite la costruzione di aiuole appositamente pensate per loro. Possiamo delimitare lo spazio aiutandoci con assi di legno, sassi o mattoni.

L'operazione più importante da attuare sui cespugli della pianta riguarda la potatura. Possiamo dare il via al taglio della lavanda alla fine dell'estate, quando il periodo della fioritura è terminato, riservandoci di dare all'aromatica una seconda "sforbiciata" ad inizio primavera. Si parte con una cimatura tagliando poco sotto al fiore e si procede diradando gli steli, ricordandosi di eliminare anche quelle parti della pianta alla base che varcano i confini dell'aiuola. Grazie alla potatura il cespuglio di lavanda sarà sempre areato, giovane e in perfetto ordine.

Quando annaffiare la lavanda

La pianta di lavanda resiste bene nei periodi di siccità, mentre al contrario teme il ristagno idrico. La coltura va annaffiata solo in caso di estrema necessità, e comunque mai senza eccedere. Le coltivazioni di lavanda in campo aperto si accontentano addirittura delle sole piogge stagionali.

Quando raccogliere la lavanda

La raccolta della lavanda può essere avviata in estate, quando cioè si formano le caratteristiche e gradevoli spighe fiorite di colore viola.

Utilizziamo una forbice e tagliamo gli steli, componendo un mazzetto da essiccare in luogo ombreggiato e ventoso. La lavanda può essere utilizzata in mille modi, dalla cucina alla cosmesi e persino per profumare camere o cassetti: l'unico limite è la nostra immaginazione!

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