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Al contrario della fase di semina, la coltivazione delle piante di finocchio non richiede esattamente dei "salti mortali", ma solo delle piccole accortezze per consentire agli ortaggi di nascere freschi e croccanti.
Scopriamo insieme quali sono i principali consigli da seguire per una corretta coltivazione su balcone o in campo aperto.
Abbiamo sottolineato già nella guida dedicata alla semina del finocchio quanto lo spazio sia un fattore importantissimo per consentire alle piante dell'ombrellifera di crescere sane e di ottenere un raccolto prolifico.
Se disponete di piccoli spazi per coltivare i vostri finocchi - balconi, piccoli giardini, terrazzi - ricordate in ogni caso di rincalzare le vostre piantine, al fine di ottenere ortaggi di qualità da consumare crudi o cotti. E' possibile, inoltre, consociare i finocchi anche in vaso: ottimi vicini della coltura sono cicorie, porri (ottimi per tenere lontani gli afidi), cetrioli, lattughe e piselli. Per tenere lontani insetti e prevenire patologie potenzialmente letali per la coltura si potrà ricorrere a rimedi naturali come i macerati di equiseto, cipolla, aglio o foglie di pomodoro. Ricordiamoci di irrigare con costanza ma senza esagerare e di proteggere le piante di finocchio da gelate e caldo eccessivo.
La coltivazione dei finocchi in campo aperto consta di qualche piccola operazione indispensabile per ottenere un raccolto prolifico e sano.
Per quanto concerne la cimatura del ciuffo del finocchio, le opinioni sono discordanti; ben più utili, invece, sono le operazioni di sarchiatura - per tenere lontane le erbe infestanti dalla coltivazione -, di protezione delle piante dal freddo (tramite tunnel o teli di tessuto non tessuto) e soprattutto di imbianchimento del finocchio. Per effettuare un perfetto imbianchimento dell'ortaggio occorre rincalzare almeno 15 giorni prima della raccolta.
La carenza d'acqua può seriamente compromettere il futuro raccolto di finocchi; ecco perché, specialmente nelle zone più calde del nostro Paese, è essenziale irrigare con regolarità, evitando però di danneggiare le piante con il ristagno idrico. La terra ospitante le colture dell'ombrellifera deve essere sempre umida.
La pianta di finocchio è piuttosto resistente; può tuttavia essere presa d'assalto da insetti o malattie che possono essere tenute a bada gestendo in maniera corretta le rotazioni colturali e, soprattutto, prestando le cure migliori all'orto (evitando, ad esempio, i ristagni idrici).
Tra le malattie che possono colpire le piante di finocchio annoveriamo:
Tra gli insetti più "golosi" delle piante di finocchio, oltre ai fastidiosi afidi non possiamo non citare il macaone, che può essere tenuto lontano dall'orto consociando i finocchi alle cipolle.
Il ciclo colturale dei finocchi è piuttosto lungo e la dimensione degli ortaggi può notevolmente variare in base alla varietà della pianta.
In linea di massima, ricordiamo che devono trascorrere dagli 80 ai 120 giorni dalla semina per raccogliere gli ortaggi e poterli consumare.