Come coltivare borragine

04/28/2021
da Raffaella

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La pianta di borragine è una delle più semplici da coltivare. Raramente attaccata da parassiti o malattie, essa richiede pochissime operazioni colturali per crescere rigogliosa e può capitare che alla fine del suo "ciclo vitale" (durante le prime gelate) possa riseminarsi da sola.

Indice

Come coltivare la borragine sul balcone

Nonostante la borragine sia facilissima da gestire in orto, il discorso cambia radicalmente per quanto riguarda la cura dell'arbusto in spazi più angusti, quali i mini-orti su balcone, terrazzo o piccoli giardini.

La chiave per mantenere l'arbusto sano ed ottenere ortaggi pronti da consumare anche in vaso, oltre al sempreverde consiglio di trapiantare l'aromatica in contenitori più grandi, sta nella giusta annaffiatura della pianta. Nei mesi primaverili ed autunnali non bisogna esagerare con le irrigazioni, mentre nei periodi più caldi dell'anno possiamo annaffiare tutti i giorni, sempre con moderazione però.

Come coltivare la borragine nell'orto

La borragine è senza dubbio una delle piante più facili da coltivare in orto: è talmente forte e spontanea da autogestirsi nelle giuste condizioni!

Le uniche dritte da ricordare riguardano le classiche operazioni di sarchiatura per tenere lontane le erbacce e di pacciamatura per mantenere il suolo umido evitando, così, di irrigare eccessivamente.

Quanto irrigare la borragine

La borragine non ha bisogno di troppa acqua per crescere, dunque è necessario irrigare quando il terreno appare troppo secco, soprattutto nei mesi estivi. Basterà tastare il suolo per rendersi conto se è il caso di fornire alla pianta il giusto apporto idrico.

Quando raccogliere la borragine

La borragine può essere raccolta in ogni momento, ricordandosi di cominciare la raccolta partendo dalle foglie basali e di non spogliarla troppo, per consentirle di andare a seme e di produrre nuove, bellissime piantine. Per prolungare la produzione delle foglie si possono cogliere i fiori della pianta prima che questi vadano a seme.

Della pianta si mangiano sia le foglie che i fiori blu, le prime cotte (usate anche come ripieno dei ravioli) i secondi, freschissimi, crudi nelle insalate. Entrambi possono anche essere essiccati in luogo buio ed arieggiato.

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