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Finalmente ci siamo: dopo la delicata fase della semina possiamo dedicarci alla coltivazione vera e propria del nostro asparago!
Esistono in natura diverse tipologie di asparagi, ognuna delle quali caratterizzata da un diverso colore. Il più conosciuto e consumato è il classico asparago verde, che risulta essere anche il più semplice da coltivare. La varietà bianca si ottiene coprendo di terra i turioni in modo che restino morbidi e non diventino verdi; esistono anche degli asparagi tendenti al viola o al rosa, come il famoso asparago di Mezzago (Brianza).
Per ottenere un raccolto di asparagi prolifico è necessario compiere dei processi semplici ma importantissimi. In primis, la sarchiatura, al fine di tenere lontane dall'asparagiaia erbacce infestanti. Si tratta di un'azione faticosa, ma necessaria.
E' importantissimo tenere conto, inoltre, che l'asparagiaia avrà bisogno di cure diverse di anno in anno. Il primo anno dell'impianto si completa la copertura dei solchi nel periodo estivo, non dimenticando di effettuare delle sarchiature atte ad allontanare le malerbe; nel corso del secondo anno si aggiunge anche l'eliminazione delle foglie ingiallite durante il periodo autunnale; dal terzo anno in poi, infine, si può optare per due diverse metodologie di coltivazione: quella per baulatura - che consentirà di ottenere ortaggi più chiari e lunghi - oppure la coltivazione in superficie, che permetterà di ottenere in tempi brevi asparagi più piccoli, ma non per questo meno gustosi.
Non dimentichiamoci, ovviamente, di irrigare la nostra asparagiaia: durante i primi due anni di coltivazione, tenere il terreno ben idratato sarà fondamentale. Nella fase successiva della coltivazione non dovremo bagnare troppo le piante, bensì evitare con piccole e frequenti annaffiature che il terreno si secchi, aiutandosi anche con un lieve lavoro di zappa al fine di evitare la formazione di zolle secche.
Altri processi imprescindibili alla riuscita di un'ottima raccolta di asparagi sono quelli di rincalzo e pacciamatura, quest'ultima da attuare anche in primavera oltre che in inverno.
Come evidenziato durante il processo di semina dell'asparago, la pianta ha bisogno di moltissimo spazio per crescere rigogliosa. Ecco perché potrebbe sembrare ostica la consociazione con altre piantagioni. Ostica, si, ma non impossibile, specialmente durante i primi due anni di coltivazione.
Esistono coltivazioni, come quella delle carote, perfette come "vicine di casa" dell'asparago, perché tengono lontani insetti e parassiti devastanti per quest'ultimo. Altre consociazioni possibili con le colture di asparagi sono: insalate, zucche, zucchine, cetrioli.
Per quanto riguarda il processo di rotazione delle colture, è tassativo evitare di coltivare gli asparagi subito dopo le patate: i tuberi possono, infatti, stimolare la formazione di patologie funginee nel terreno che possono compromettere la futura raccolta degli asparagi.
Come tutte le coltivazioni, anche le colture di asparagi sono soggetti a malattie e parassiti che possono comprometterne in maniera significativa la salute. La prevenzione di tali infestazioni è importante: le piante di asparagi non vanno concimate troppo, mentre va mantenuta costantemente pulita l'area attraverso il sopracitato processo di sarchiatura. Anche una corretta irrigazione può contribuire a prevenire attacchi indesiderati alla coltivazione: è consigliabile optare per l'ala gocciolante, metodologia che consente l'idratazione della piantagione di asparagi senza bagnare la parte aerea delle piante.
Il macerato di equiseto è un rimedio naturale veramente miracoloso per la salute di asparagi ed altre verdure. Esso può essere sparso anche sulla parte area delle piante, per rafforzarle e proteggerle dagli agenti esterni.
Ciò premesso, possiamo elencare le malattie ed i parassiti nocivi per i nostri asparagi. Tra le patologie che possono colpire le nostre coltivazioni, annoveriamo:
Tra i parassiti nemici degli asparagi, invece, ricordiamo:
La raccolta degli asparagi si svolge tra aprile e giugno e si attua in maniera scalare. Si potranno iniziare a raccogliere i primi turioni da gustare a tavola alla fine del terzo anno.
Si tagliano con un coltellino o un apposito attrezzo per la raccolta degli asparagi i turioni che abbiano raggiunto almeno i 12 cm di altezza dal suolo. Il taglio si effettua qualche centimetro sotto il livello del terreno, infilando la lama del coltello nel suolo in posizione leggermente obliqua.